lunedì 11 agosto 2014

POESIA...PROFEZIA

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

immagine presa dal web
Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Da "Ossi di seppia" di Eugenio Montale



Ci sono versi che raccontano un dolore,una delusione,una indignazione,ci sono versi che celebrano e poi ci sono versi che escono dai pensieri del poeta come una descrizione di immagini ,apparentemente incomprensibili ma se lette con cuore rivelano una verità.Ciò che sto per scrivere non deriva da una profonda conoscenza della poesia ma semplicemente da quello che questi versi mi trasmettono
"Spesso il male di vivere ho incontrato" è qualcosa che tutti possiamo dire,è quel male che gorgoglia dentro le nostre anime indifferenti,quell'angoscia che ci fa accartocciare come una foglia pronta a morire calpestata dalle nostre cupe paure.Cerchiamo di riflettere anche su"divina Indiffereza",due termini che accostati tra loro stonano :come può l'indifferenza essere divina?forse a ricordarci che nel nostro menefreghismo restiamo comunque creature divine,figli di Dio, chiamati ad amare il prossimo?  oppure se osserviamo bene il verso potremo notare che "Indifferenza "è scritto con la maiuscola,quasi come un monito per destarci e farci capire quanto "L'INDIFFERENZA" stia diventando un idolo terribile che alimenta "Il male di vivere".Quel male di vivere oggi lo troviamo in tutti quei corpi stramazzati sui vicoli del mondo,fra le guerre insensate e le differenze sociali assurde.Quel male di vivere lo portiamo dentro come vessillo del nostro vivere statuario,noi uomini -statue assopite,quasi abituate a tutte queste ingiustizie,tanto che alla fine non sappiamo darci alcuna spiegazione.

Senza sponda

immagine presa dal web
Non mi lasciare
non mi abbandonare
non trattenermi su queste sponde.

Vienimi a rapire
 nuda dalle mie paure
fammi attraversare le profondi acque
gettami nel vento
e lasciami volare 
oltre i confini dei miei limiti.

                             14.01.2014