mercoledì 18 novembre 2015

Ci vuole

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Ci vuole più tempo per l'amore,
più tempo per stare insieme.

Ci vuole più tempo per  incrociarsi
ed in un abbraccio incontrarsi,
più tempo per conoscere il cuore
assaporarne il cheto rumore,
più tempo per percepire il riflesso di sè
nello specchio d'acqua delle lacrime altrui.

Ci vuole più tempo per udire l'orchestra della natura,
più tempo per restar accucciati sul prato smeraldo 
stringer la mano
e sfiorar la sottile estremità del verde filato.

Ci vuole più tempo per stare con gli amici
senza curare l'apparire
ma donando l'essenza delle nostre viscere profonde.

Ci vuole più tempo per raccontar le gioe nascoste
scoprirle,raccoglierle ,selezionarle e donarle,
più tempo per scegliere l'altruismo.
  
Ci vuole il coraggio di prendersi il tempo
e di non aver colpa per il tempo perduto,
e nuove strade da creare 
nuovi passi da calpestare 
verso una unione...una partecipazione.

Ci vuole un vento che porti via le foglie appassite
dai germogli sostituite.

Ci vuole ...non ci vorrebbe
il tempo è da troppo che attende.



10.04.2015




     





sabato 16 maggio 2015

Il mio Salmo

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Padre mio,
sussurro del pensiero,
sussulto del cuore,
il tuo dolce sguardo mi inebria,
la tua delicata carezza mi consola,
il tuo sostegno mi solleva,
la tua croce  grida al mio cuore
e traccia il cammino
da intraprendere:
è legno duro per la mia coscienza
e scuote
le mie membra immobili.
Le mie lacrime al tuo cospetto
diventano
stille appuntite e splendenti,
i miei occhi chiusi
brillano d'amore per te,
i miei passi incerti
sono danza al tuo cospetto
e la mia voce canta
melodie mai suonate,
mai udite da orecchio alcuno.
Figlia unica ai tuoi occhi
dedico le mie parole colme di lode
a te solo,
che riempi il mio ventre
di una tenera danza,
non vedo le mani
del figlio che porto in grembo,
ma sento distintamente
le sue dita  suonare
sulla tastiera
del tuo pentagramma amorevole,
non vedo ancora
i suoi minuscoli piedi,
ma sento i suoi calci
colpirmi al tuo cospetto
come sferzate alle porte chiuse,
sono colpi che mi destano
e mi dicono che mi hai scelta ancora
... come madre,
ancora fertile giardino
resa più bella nella sua rotondità,
e ti amo ancor più
e ti invoco ancor più,
che la bellezza concessami
sia puro cammino
di salvezza
da donare
nel dolore delle spinte,
fra le urla di gioia
quando il corpo
si divide in due
per la quarta volta,
e un dolce gemito viene a dirmi:
"Respiro,madre respira con me
perchè il Padre Nostro
mi ha donato la vita
...ci ha donato la vita"
                                             
                                                                                     28.04.2015

sabato 28 marzo 2015

Oltre

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Dammi un bacio
fra le lenzuola del mattino,
accarezzerò le tue sopracciglia
troppo colme di pensieri, 
con il tatto dei miei polpastrelli ,
me ne prenderò il peso
e proverò a raccontarti
parole d'amore.

Le paure e i tormenti
sono terribili tentazioni,
travolgono il cuore
e appesantiscono la mente.
Noi dobbiamo mirare alla luce
che libera,
a quella luce
che è essenza dell'anima.
Chi ci ha uniti
conosce i nostri spiriti,
chi ci ha posto l'uno accanto all'altro
sa che possiamo sostenerci in suo nome.
Non lasciare la mia mano,
non lasciare la sua mano...
è quel vento che soffia
nel grigiore delle fredde mattine,
 per portare via le nubi
e lasciare spazio al dolce indaco.
Guarda le miriadi di sfumature
sul tuo capo stanco,
io sarò a guardarle con te,
io sarò a donarti le mie silenziose preghiere,
che non vuoi ancora ascoltare.

C'è tanto altro dietro i macigni della vita,
oltre i rami spogli della tarda primavera,
oltre il rumore delle strade,
oltre le mura delle nostre fasulle costruzioni,
c'è ben altro
oltre le cupe preoccupazioni,
oltre i fallimenti,
è tutto un miscuglio di particelle
una sinfonia di momenti,
ancora da scoprire,
 e poi nella quiete da udire.


28.03.2015

venerdì 20 marzo 2015

Fra...

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Ci sono giorni di tristezza
fra le riga della vita,
ci sono spazi di solitudine
fra i versi del silenzio,
ci sono scorci di lacrime
fra le sillabe trattenute
e c'è una calda mano
 che tutto raccoglie.

     29.01.2015

Distacco

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Una lacrima infinita
fra le uggiosità della vita,
è il distacco placentare
della mia anima,
che non si cicatrizza
ed  un sangue invisibile
continua la sua emorragia interiore.
Il dolore,la paura
il timore quasi il terrore
di un merito non mio,
che mi è stato donato.

             29.01.2015

venerdì 20 febbraio 2015

Qualcosa che non va

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Il pero di Van Gogh
C'è qualcosa che non va
in me,
il disagio di stare nella massa,
umana o corporea,
le lacrime che accompagnano
le mie mattine colme di riflessioni
e lavano, al risveglio dalle tenebre,
il mio viso.

C'è qualcosa che non va
in me
quel folle dono di assaporare
i dolori silenziosi
di cercare la solitudine,
per sprofondarci dentro.

Lo so,c'è qualcosa che non va
in me,
la gioia di fissare la triade di uccellini
sui rami spogli del pero
dinanzi alla mia finestra,
la dolcezza del mio cuore 
nell'udire la pioggia scrosciante,
lo sguardo fermo,
fra le sfumature del tramonto
ogni sera diverso.

C'è qualcosa che non va 
in me,
qualcosa che mi fa sentire
la sofferenza del mondo,
mi allontana dal presente 
per smarrirmi negli occhi dell'anima,
e il superfluo mi infastidisce.

C'è qualcosa dentro al petto
una voce con cui non posso far a meno di parlare,
un sospiro che continuo ad ascoltare,
tra la pace e le pene,
tra la luce e il buio,
e non posso capire,
per questo c'è qualcosa che non va in me.


05.02.1015

Sei...

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Sei... il mio uomo donato
il profumo dei miei ricordi.

Sei...l'altra metà del mio specchio
il tepore nel mio letto.

Sei...il mio tormento da sempre
la rabbia e l'incomprensione di cui mi alimento.

Sei... la mano che la sera accarezzo
il vuoto per cui provo ribrezzo.

Sei...il respiro al mio fianco che ascolto
le ciglia  e il profilo che scruto.

Sei...il seme del mio fertile campo
che al mattino viene aratro
e all'imbrunire è nutrito.

17.02.2015

venerdì 30 gennaio 2015

POESIA... PROFEZIA


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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare. 


Questi versi attribuiti a B.Brecht  spiegano la schiettezza della verità che si cela dietro l'indifferenza e sono terribilmente attuali,in un mondo mediatico e pieno di informazioni quotidiane ci si sta abituando sempre più all'intolleranza,le tragedie della vita che osserviamo sugli schermi digitali  sottilissimi, in realtà assottigliano lo spessore delle nostre coscienze,restando come fotogrammi lontani dal nostro vivere ,come se non ci toccassero; tutto ciò ci fa dimenticare il legame della fratellanza che ci unisce tutti nel profondo della nostra anima,superando qualsiasi confine fisico o virtuale.


Se...

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E se le nostre scarpe
regalassero sorrisi a chi è scalzo,
e se i nostri abiti
donassero calore a chi trema,
e se la nostra mano
sollevasse chi è caduto,
e le nostre braccia nude dell'intolleranza
stringessero chi è solo,
e se il nostro cuore
spargesse speranza 
e amore disinteressato,
allora... 

martedì 13 gennaio 2015

Luce del tempo

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La luce del tempo
sulla pelle consumata
rivela il candore delle ossa.

La luce del tempo
sul riverbero del mattino
dona una muta bellezza
agli affanni notturni..

E' quella luce radiosa
a rendere il tempo eterno.


12.01.2015