sabato 23 dicembre 2017

Poco prima della vigilia

Sono gli scorci di una finestra 
a rammentare al mio cuore di aquietarsi
 perché l'essenza di questi giorni
 non è nella corsa al dono
 ma risiede nella capacità  di vedere
 i doni intorno a noi,
le sfumature della vita sono nel cielo
 tra i rami spogli e poveri 
che danzano al vento,
e il gelo pulisce e rischiara  tutto
per render limpido e chiaro il calore 
del mutevole tramonto 

Il cuore  si inebria ,
gli occhi si incantano, 
l'anima si fonde
alle tinte sovra umane...

Il valore del tempo passato
e innocente
ritorna .
Il silenzio  sostituisce l'inutile caos
 e il gemito puro di un bambino
è  ll'unica  melodia  sensata
di questa festa eterna
poco prima della vigilia.

Una foto amatoriale 

lunedì 27 novembre 2017

Ragnatela

Foto di Lina Guidone

Ragnatela 
che indugi e trattieni
la caduta
del fogliame consumato,
silenzioso e mimetizzato
racconto 
di un tempo passato
e fugace 
in cui il dolore giace.

 La pioggia lacrimevole
ha attraversato
la sottile
veste clorofilliana...
 e discenderà dalla ferita inferta
sul corpo riverso
posato sul vivo  humus.

Ecco un volto 
dalle rughe ramificato 
a creare incroci
per sfiorarsi 
ed amarsi.

25.11.2017

Fittizie farfalle

foto di Lina Guidone

Farfalle autunnali
dalle fittizie ali,
una parvenza
 di danza
che acquieta il cuore e lo spirito
con immaginari battiti
di un lucente oro
mescolato all'ambrato.

Sulla punta di un ramo
è  l'esistenza  aggrappata
che ,in bilico,
prima o poi 
si lascerà 
andare 
nell' indaco...

25.11.2017

venerdì 17 novembre 2017

Il cielo che parla

foto di Adriano Gorgoni
È  l'essenza  che  si  mostra
sfacciata
e intimidita poi si cela.
Una danza di morbide e  corpose
consistenze,
sembra ingoiare
le membra consumate,
e fondersi in un bacio
che arrossisce...
tutto avviene su un etereo palcoscenico
dallo sfondo grigio e impetuoso.

È  il fuoco che si accende
e si espande, 
e dietro  l'infinito
che continuiamo a bramare,
fra le albe e i tramonti
del vivere umano,
ad ascoltar
il cielo che parla.

lunedì 13 novembre 2017

Gentilezza...

Dove c'è la cultura seminata
a nutrire il proprio io donato
 si semina anche  gentilezza.
Gentilezza non è  arida conoscenza
ma cura della coscienza
 gentilezza è  cedere il passo
è  non aver timore della purezza
che non è  vergognosa debolezza
ma prezioso valore scordato, 
gentilezza è  la voce pacata  in un mondo urlato.
Gentilezza è  urlare il dolore altrui
e abbattere il silenzio ipocrita.
Gentilezza è  l'ascolto
dei rumori interiori di chi cerca dialogo.
Gentilezza è  il dolce sguardo
Posato su carni sconosciute.
Gentilezza è  raccogliere il degrado sporco
sulle vie abbandonate
dalle buche divorate,
chinarsi e sollevare le polveri
per ricompattarle ...
coprire dalla pioggia acida e fredda
chi da solo non può.
Gentilezza è  aver cura 
del cuore dei bambini
riponendola fra le loro mani ...
 Ricominciando ad essere gentili
 con la propria  anima
 e lasciarsi andare all'atruismo.


martedì 25 luglio 2017

La bellezza

Immagini e presa dal web
La bellezza  non si premia 
sulle effimere passerelle,
si contempla
si custodisce,
se mai si ambisce
a donarla.
La bellezza  o la beltà 
sta nell'onestà 
di riconoscersi  meritevoli
nella punta di un riflesso,
fra  pozze sulle strade 
dopo lo scroscio incessante ...
e umilmente gioire,
senza vanto.

Si dipinge la bellezza
sulle  corporee tele  della nostra coscienza.

Si canta la bellezza 
con la melodia  della mente
che si compone fra i pensieri 
e   suona per chi non sente.

Si urla la bellezza 
per non soccombere  alla cecità ,
causa dell'incapacità 
di opporsi alla bruttezza  del cuore
che oscura avanza.


25.07.2017




venerdì 28 aprile 2017

Calle nel buio

foto di Mariano Russo  Rusma Photo
Bastiamo a noi due

con il candore avvolgente
nel buio intorno,
a proteggere
il fulcro vitale
delle nostre anime,
come comparse
vorticose nei gesti,
elegantemente protese
verso l'alto
nel vuoto sospese,
 irte fra le ombre,
che sporcano le punte angolari
delle nostre imperfezioni corporee.

Restiamo io e te
ancora
per questo istante
limpida luce
nell'oscurità.

27.04.2017

giovedì 27 aprile 2017

Tienilo riposto

immagine presa dal web
Rimembri l'amore
che ti sorprendeva 
con un possente abbraccio,
di spalle?
E ancor rimembri
il tiepido e tenue
intreccio del respiro
sul tuo collo tremolante?

Custodiscilo nel cuore,
portalo come ricordo diamantato
sul petto,
tienilo riposto
nella custodia dell'anima
per il cupo istante
dietro l'angolo
della vita...

martedì 7 marzo 2017

Punta di freccia

foto di Adriano Gorgoni
Come solitaria foglia
nell'umidità diurna,
si  posa la mia anima
fra i bagnati incroci interiori,
folli intersecazioni dei pensieri,
ed è li ferma...in attesa
dell'ennesimo calpestio,
senza dire addio
alla sua tinta ramata,
viva e preziosa,
alla vita aggrappata,
lucida e fiera,
sul grigiore poggiata:
arcaica ed effimera
punta di freccia
ad indicare la mia direzione.


07/03/2017

giovedì 12 gennaio 2017

Solo io posso

immagine presa dal web


Sporco immigrato
che puzzi
vieni ad inquinare il mio mare
con il fetore della morte,
SOLO IO POSSO
con le mie fogne,
vieni a sporcare 
le strade del mio paese
con i tuoi stracci,
SOLO IO POSSO
con gli escrementi dei miei amati animali,
vieni ad occupare 
i miei spazi vitali,
SOLO IO POSSO
costruire case abusive
e baracche nei miei orti.
Indegno immigrato 
vieni a respirare la mia aria,
che diritto hai?
E' per i fumi dei cumuli di rifiuti
è per i fumi delle mie industrie.
Tu rifiuto vieni  a raccogliere 
i miei pomodori radiattivi
nascosti tra la terra e le falde.
Donna Maddalena prostituta
vieni ,nelle mie strade,a vendere il tuo corpo
e chi lo copra?
Io che posso scegliere di peccare e giudicare
di lavorare e non pagare le tasse
di abbuffarmi e buttare il cibo.
Sporco immigrato
vorresti che ti guardassi 
come un simile,
ma il tuo dolore non è come il mio,
io ho diritto a pretendere il rispetto 
tu vuoi rubarmi anche quello!
ma io e te siamo forse organismi
fatti di cellule e sangue che scorre? 
Tu forse partorisci come me?
Cammini come me?
No tu vai scalzo io con i tacchi.
Tu vuoi il mio paese per vivere
mentre il tuo muore,
io non ho tempo di capire e aprire il cuore,
ho il mio essere da difendre e custodire,
ho i miei figli da sfamare
i tuoi possono morire,
tanto non ci ritroveremo nello stesso paradiso.
Vuoi uccidere le mie donne e i miei genitori,
SOLO IO POSSO
fracassare il cranio di mia madre e mio padre,
il mostro nel mio petto vale più del tuo.
Tu muori nel tuo paese
di fame,
di violenza,
sotto una bomba 
non  importa
ma non venire nel mio bel paese,
SOLO IO POSSO
imbruttirlo non mi serve la tua collaborazione!