giovedì 14 marzo 2019

12 Marzo 1943 morire a 14 anni

Immagine presa dal web 
Magari potessi volare
e raggiungere un'anima in pena
ricoprirei di fiori
le sue ferite
allevierei con le carezze
le sue umiliazioni
raccoglierei fra le mani le sue lacrime
incredule dell'odio ricevuto
fermerei la ferocia violenza
con una raffica di vento.
Magari potessi volare
attraverserei il tempo
per cancellare il passato
e proteggere il futuro.



14.03.2019

Siamo ancora in tempo

immagine presa dal web

Chiudete gli occhi stamattina
l'aria  è fresca,
 stanotte la pioggia ha fatto il suo dovere
la terra si è dissetata,
la leggera aura
espande i profumi  dei ciliegi in fiore
 e lascia cadere i suoi petali leggiadri.
Un po' di foschia sui monti 
ancora permane
ma il cinguettio dei merli
 invadente e lesto,
mentre si nutrono sul campo
appena arato,
sfugge allo sguardo dietro  i vetri offuscato
e dona un melodico spartito.
Aprite gli occhi del cuore!
Siamo ancora in tempo...
Le ali degli uccelli
si dispiegano
in questo primaverile tempo primordiale,
tutto si desta 
tutto rinasce,
possiamo percepire i raggi del sole al mattino
tra i rami  gravidici ancora spogli
pronti a verdeggiare ,
c'è speranza
siamo ancora in tempo.



14.03.2019

martedì 12 marzo 2019

Non si lascia scorrere il silenzio

Scatto amatoriale 
Non si lascia scorrere il silenzio
 forzato tra due anime...
come accadimento del niente.

Non si può velare l'incertezza
senza fare chiarezza 
non è passeggero alito
nell'oblio caduto,
ciò che non proclamiamo
pone un sigillo alla comunicazione,
blocca la casta emozione.

Amare
è quel silenzio ascoltare
una voce cercare
e nell'ascolto
scoprire  l'altrui racconto
e nel racconto
scoprire l'incontro.


12.03.2019

mercoledì 6 marzo 2019

Pietrificata

Immagine presa dal web
Se avessimo il coraggio
di proferire parole di verità, 
se avessimo il coraggio 
di abbandonare la cupidigia
del nostro cuore, 
lasciar andare la cupezza 
dal volto 
e dar voce al dolore, 
esso si vestirebbe 
di un nuovo colore. 
Il peso sulle tempie
per i silenzi forzati cesserebbe, 
quel fiato annodato alla faringe
liberato, 
direbbe ciò che ha da dire. 
Se avessimo il coraggio 
di accogliere solitudini e fragilità 
 e con il tatto scolpirne dolcemente
i contorni e le pure forme, 
raccontarle poi riascoltarle. 
Se fossimo impavidi cavalieri
dell'anima, 
privi di corazze e scudi 
le voci strepitanti e invasive
non ingoierebbero
la nostra volontà 
e i nostri occhi volgerebbero
orbite direzionali  al cielo 
come archi pronti a scoccare frecce di luce. 
Ma guardiamo riversi a terra 
sul grigiore della marcia
automi incoscienti,
anche indossando sorrisi
o finti ruoli di giustizieri, 
andiamo avanti 
giorno per giorno
verso una fine oscura.  
Io pietrificata mi sento 
soffocare ancora
per l'ennesima volta...