immagine presa dal web |
Nei riflessi mattutini,
serrando le umide iridi sul mio volto,
ho sfiorato
il legno incrociato,
le impronte digitali si son fuse
alle sue venature consumate,
come un costato colpito
dall'odio insensato.
Si ho chiuso le mie pupille impure
e ho accarezzato il legno incrociato
della mia anima confusa,
anima del mondo,
anima nutrita dalle lacrime eterne,
ho toccato quel legno consumato
ma vivo e vibrante,
nulla ho temuto,
libera ho vagato
fra i dolori degli estranei
e viva ho vibrato
come quel legno soffiato
dall'eterno respiro.
16.08.2014
serrando le umide iridi sul mio volto,
ho sfiorato
il legno incrociato,
le impronte digitali si son fuse
alle sue venature consumate,
come un costato colpito
dall'odio insensato.
Si ho chiuso le mie pupille impure
e ho accarezzato il legno incrociato
della mia anima confusa,
anima del mondo,
anima nutrita dalle lacrime eterne,
ho toccato quel legno consumato
ma vivo e vibrante,
nulla ho temuto,
libera ho vagato
fra i dolori degli estranei
e viva ho vibrato
come quel legno soffiato
dall'eterno respiro.
16.08.2014
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