domenica 28 dicembre 2014

Quando un amore declina

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Quando un amore finisce
resta il vuoto fra le mura
della propria esistenza,
resta il silenzio
sui soffitti stellati dei ricordi
e sui davanzali delle finestre smarrite,
resta la delusione
di quei passi percorsi sui petali svaniti.

Quando un amore declina
è solamente un'illusione
non è l'amore che ci lascia
ma la vanagloria di una fragile costruzione.
Esso non è un palazzo
non  e' destinato a crollare,
e' sabbia eterna
che si adatta alle forme del cuore.

L'amore non è obbligo per la vita
ma essenza imprescindibile,
l'amore non è quello che riceviamo
ma il dono che di noi facciamo,
non v' e' sempre riconoscenza,
non v' e' sempre consapevolezza,
vi e'  la sottile carezza
di un palpito infinito,
che nulla chiede in cambio,
allora l'amore non puo' deludere
e non puo' finire,
vive nell'universo disinteressato
che non puo'essere comsumato.

15.12.2014

lunedì 15 dicembre 2014

Le note della poesia




"Saro roccia contro il fuoco e il gelo"
Quando ascoltiamo una canzone l'interpretazione che possiamo dare dipende da ciò che portiamo nel cuore , dalle nostre esperienze , dalla  singola visione della vita o dal quel sottile vibrato poetico che viene tramesso dal testo.Io ascoltando questa brano ho chiuso gli occhi e ho percepito quella voce che ognuno ha dentro: è una voce che ci conduce all'amore assoluto, una voce che ci protegge e ci consola, una voce che vive  le nostre paure  e sa essere  come " roccia"e' quella dolce voce di un Padre che non è mai invadente e attende il momento giusto per noi , quel momento in cui avremo il coraggio di abbracciare i nostri timori e continuare a camminare con Lui al nostro fianco , sempre.

venerdì 12 dicembre 2014

Mano

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Sul mio capo
la carezza di una mano,
sul mio cuore
un soffio di luce,
sulle mie nude mani
il bagliore del vero ardore,
ai miei piedi passi donati
sul nuovo cammino
verso il risveglio.


12.12.2014

RIFLESSIONE IN AFORISMO

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"I sentieri del cammino interiore
 vanno percorsi con la luce"

martedì 25 novembre 2014

Ti racconterò al buio.

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Quello che ti racconterò al buio
sarà quello che non avrò paura di dirti,
forse non vedrò i tuoi occhi spaventati,
ma tu toccherai la mia anima
ne sentirai ,finalmente,il vibrato
come non lo hai mai sentito.

Quello che ti racconterò al buio
sarà la verità che mi porto dentro,
che mi strazia e mi tormenta,
che mi consola e mi nutre.

Quello che riuscirò a raccontarti al buio
non è quello che ti racconto oggi.


24.11.2014

sabato 8 novembre 2014

RIFLESSIONI IN NAFORISMA




   "Il silenzio accompagna
        l'indifferenza"

Incontro

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"il bacio " di Munch
Com è bello un bacio
che incontra l'anima,
lo sfiorare del respiro,
la vicinanza di un volto,
socchiudere gli occhi e lentamente
accarezzare con le ciglia vive guance,
sentire il tepore della carne.

Com è bello l'incontro delle labbra
che si assaporano in una'umida danza,
nell'attesa di vivere
un eterno istante all'unisono,
vivere l'altro nell'aroma dell'ignoto
che tuo diviene.

Com è bello scoprirsi ogni volta
e cercarsi ancora.


04.11.2014

sabato 25 ottobre 2014

QUEL CHE PENSO SCRIVO...

Vi è un limite sottile,quasi impercettibile tra assecondare chi amiamo in attesa che comprendano,oppure ritrovarsi ad essere il loro alibi.Troppe volte,innanzi agli errori e alle paure delle persone care tacciamo,anche di fronte all'evidenza,preferiamo restare in un timoroso silenzio,che diviene logorante per noi e uno scudo per chi quell'errore non riesce o non vuole,vederlo.Ecco si mescolano due paure:quella di essere giudicati pedanti e moralisti e quella di chi ha timore nel compiere la scelta migliore.In questo vortice di vigliaccherie ci si ritrova soffocati e sconfitti da ambo le parti.Far capire alle persone che amiamo di scegliere la via del cuore non è una perdita di tempo,ovvio,non è una cosa semplice,anzi ,spesso è causa di sofferenza.Amare gli altri non deve essere compiacerli, perchè in questo compiacimento si diviene egoisti ed ipocriti,infondo  non fingendo  piu,che tutto vada bene ,mettiamo in pericolo per primi la nostra quiete, è tutto un vivere per inerzia che non condurrà da nessuna parte.Amare gli altri,al contrario,è migliorare insieme,non può restare uno statico defluire del corso della vita,si deve avere il coraggio di portare la luce nel cuore di chi non riesce ad aprirlo,sempre con umiltà e amorevolezza,è un atto ,che presuppone la volontà di donarsi.Coloro che riescono ad udire la propria coscienza , le proprie fragilità e a vivere in pieno contatto con questa forza interiore,sono tenuti a trasmettere questo dono alle persone amate.In quei cuori cupi,allora si accenderà una timida fiammella,percepita anche con fastidio e rabbia,ma questa potrà divenire fiamma viva e ardente e nulla potrà tornare come prima,nononostante l'indole cerchi di desistere,nonostante il mondo intorno impedisca alla fiamma di divampare.

Non sarò

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Non sarò condottiero di un esercito
ma sto imparando
a condurre la mia anima
fra gli accampamenti infangati.

Non sarò mai capitano di un maestoso vascello
ma sto costruendo la mia misera zattera
cominciando dal più esile ramoscello
raccolto sulla riva del mio mare in tempesta.

Non sarò mai Regnante di una moltitudine
ma sto strofinando in ginocchio
gli opachi e sudici marmi
nel castello della mia interiorità
per farli risplendere e osservarli
con la compiacenza di una serva
sempre desta
sempre in attesa.

04.10.2014

giovedì 2 ottobre 2014

Volti nei ricordi

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Vi è una ruga
che accarezzo con la forza del ricordo,
vi è nel mio cuore
il suono di una voce canterina
fra le labbra sottili e sorridenti,
lì innanzi al fuoco scoppiettante,
vedo ancor
con gli occhi del cor
le mani di una nonna
sfregar le lisce ginocchia arrossate
dall 'ardente calor.

Come un invisibile vinile silenzioso
placido nel suon,
odo racconti di guerra
di un nonno
che il pane impastava,
lì nella cara cucina
tinteggiata dal fumo.

Sento quei profumi
vivi nel mio olfatto,
e se pur io oggi impasto il pane,
quel pane,
quello dei nonni aveva un'altro sapor,
caldo fra le mani
come le loro carezze
sul volto della mia infanzia.

Grata continuo
con cura a calpestar
il dolce sentier
del rimembrar.

02.10.2014

martedì 23 settembre 2014

Legno incrociato

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Nei  riflessi mattutini,
serrando le  umide iridi sul mio volto,
ho sfiorato
il legno incrociato,
  le impronte digitali si son fuse
alle sue venature consumate,
come un costato colpito
dall'odio insensato.
Si ho chiuso le mie pupille impure
e ho accarezzato il legno incrociato
della mia anima confusa,
anima del mondo,
anima nutrita dalle lacrime eterne,
ho toccato quel legno consumato
ma vivo e vibrante,
nulla ho temuto,
libera ho vagato
fra i dolori degli estranei
e viva ho vibrato
come quel legno soffiato
dall'eterno respiro.


16.08.2014

martedì 2 settembre 2014

RIFLESSIONI IN AFORISMA

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 " Spesso quello che non riusciamo  a diventare,è quello che non abbiamo 
il coraggio di essere" 

lunedì 1 settembre 2014

Il nostro posto




Uno scatto amatoriale"vitree trasparenze"
Non mi illudo di amarti
sento quest'amore viscerale travolgermi:
amore come dono ricevuto
a cui non posso rinunziare.


Non mi accontento di amarti,
vivo in quest'amore
da prima che nascessi.


Non mi incateno più a quest'amore,
volo sospesa da te nel nostro quotidiano
sospesa anche dal vento delle nostre intemperie.


Godo dei tiepidi raggi consolatori
odo quel vento fra i rami di noci settembrini,
scrutandoli dalle vitree trasparenze
del nostro tetto coniugale.


Dopo una profumata pioggia,
preludio di un dolce autunno,
calpesto il viale infangato dentro i tuoi passi
e tu calpesti i miei.

Non fingo di vivere l'amore perfetto
conosco la nostra imperfezione
e cerco la nostra direzione.


So di amarti nella difficoltà
con una beatitudine immensa
perchè il nostro posto è questo,
uno a fianco all'altro
dove Lui ci ha posto.

 01.09.2014
        

lunedì 11 agosto 2014

POESIA...PROFEZIA

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

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Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Da "Ossi di seppia" di Eugenio Montale



Ci sono versi che raccontano un dolore,una delusione,una indignazione,ci sono versi che celebrano e poi ci sono versi che escono dai pensieri del poeta come una descrizione di immagini ,apparentemente incomprensibili ma se lette con cuore rivelano una verità.Ciò che sto per scrivere non deriva da una profonda conoscenza della poesia ma semplicemente da quello che questi versi mi trasmettono
"Spesso il male di vivere ho incontrato" è qualcosa che tutti possiamo dire,è quel male che gorgoglia dentro le nostre anime indifferenti,quell'angoscia che ci fa accartocciare come una foglia pronta a morire calpestata dalle nostre cupe paure.Cerchiamo di riflettere anche su"divina Indiffereza",due termini che accostati tra loro stonano :come può l'indifferenza essere divina?forse a ricordarci che nel nostro menefreghismo restiamo comunque creature divine,figli di Dio, chiamati ad amare il prossimo?  oppure se osserviamo bene il verso potremo notare che "Indifferenza "è scritto con la maiuscola,quasi come un monito per destarci e farci capire quanto "L'INDIFFERENZA" stia diventando un idolo terribile che alimenta "Il male di vivere".Quel male di vivere oggi lo troviamo in tutti quei corpi stramazzati sui vicoli del mondo,fra le guerre insensate e le differenze sociali assurde.Quel male di vivere lo portiamo dentro come vessillo del nostro vivere statuario,noi uomini -statue assopite,quasi abituate a tutte queste ingiustizie,tanto che alla fine non sappiamo darci alcuna spiegazione.

Senza sponda

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Non mi lasciare
non mi abbandonare
non trattenermi su queste sponde.

Vienimi a rapire
 nuda dalle mie paure
fammi attraversare le profondi acque
gettami nel vento
e lasciami volare 
oltre i confini dei miei limiti.

                             14.01.2014

lunedì 21 luglio 2014

Ortensia sbriciolata

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Chi sono?
Sono quella bambina
senza ali pronta a volare,
sono quella goccia di rugiada
sul volto dell'inquietudine.
Chi sono Padre?
sono quella donna custode
di gemme preziose a me affidate,
sono i passi di chi percorre le mie strade.
sono un urlo chiuso nel silenzio.
Chi sono ?me lo chiedo in ogni istante...
Sono una figlia in ginocchio
 che sostenuta da una mano
si solleva e scalza  si incammina,
sono il volo di una colomba verso lo smeraldo.
Sono una misera ombra in cerca della luce.
Chi sono?dimmelo!
Sono un'ortensia sbriciolata dalla vita,
sono un soffio dei tuoi pensieri
nei miei versi,
sono la preghiere ad un fascio di luce
sono un bisbiglio udito fra le fronde,
fra il tintinnio della pioggia in un temporale estivo.
Padre chi sono?Tu lo sai
sono tua ,lo sono sempre stata...
sempre lo sarò.

lunedì 14 luglio 2014

Nuvola senza orgoglio

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Note in armonia sul pentagramma delle onde,
foglie danzatrici del vento,
voli liberi di gabbiani innamorati,
infastiditi,
sole al tramonto
pittore della tela celeste,
ladro di tempere dalla tavolozza del crepuscolo roseo.

TU 
ad accarezzare il mio volto
a sostenere la mia anima
a leggere i miei pensieri
a dettare questi versi.
Io
nuvola senza orgoglio
senza rete.

11.07.2014

martedì 8 luglio 2014

Mezza luna

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La mia anima divisa
sotto l'argento della mezza luna
vaga.
Anima incerta
sotto la  cupola celeste,
smarrita nella quotidiana foschia.
Quante nubi grigi 
a coprire il puro manto,
sguardi,chiacchiere ,bisbigli.
La mia anima tace,
sorella di una  consapevole imperfezione,
curata,
accarezzata,
custodita,
umile dono accolto.


05.07.2014

Crepuscolo

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Al crepuscolo
della mia anima,
nego la luce
senza comprenderne il motivo.
Offro rari raggi infuocati
che penetrano le pupille
fino a consumare la carne dolente.

17.06.2014.

sabato 5 luglio 2014

QUEL CHE PENSO SCRIVO...

Confesso una mia difficoltà:riuscire a confrontami verbalmente fra la moltitudine,forse per questo ho sempre preferito la penna che, come una compagna,raccoglie le mie confidenze e mi permette poi di comunicarle ad altri.Ho imparato ad ascoltare e non me ne pento, perchè sono convinta che per comunicare,veramente è necessario saper prima "ascoltare".L'ascolto richiede dedizione,richiede pazienza e perseveranza.L'ascolto necessita anche di una imperfezione,quasi un'insicurezza che per me non è debolezza,ma principio di certezze,L'ascolto dona istanti di solitudine che,spesso.possono placare l'ira arrogante ; più passa il tempo,più mi rendo conto che saper ascoltare significa anche avere cuore aperto predisposto a sentire ,anche voci assordanti.L'ascolto mette in ordine i pensieri e permette,in primo luogo,di udire quella voce interiore che ci chiama ad essere migliori ,non degli altri,ma per gli altri!

giovedì 26 giugno 2014

Oggi

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Oggi non voglio affrontare la mia vita,
non voglio combattere con me stessa,
oggi non voglio errare come sempre,
non voglio parlare alla mia coscienza,
oggi non voglio piangere da sola,
non voglio sentirmi sempre debitrice,
oggi non voglio consolare ed essere forte.

Oggi voglio urlare le mie lacrime al cielo,
voglio restare tacita osservatrice di questo cielo uggioso,
oggi voglio chiedere perdono ai miei figli;
voglio sparire in silenzio...
non essere più gabbiano in gabbia...
voglio inseguirti nel volo
e sentire la tua carezza...
null'altro.

26.06.2014

lunedì 16 giugno 2014

RIFLESSIONI IN AFORISMA




"Essere raggiunti è anche 
  saper  attendere"

Fui fronda

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E ti promisi di non piangere,
ma le mie lacrime colmarono i vuoti delle voragini esistenziali.

E  ti promisi di restare in silenzio,
ma il turbinio dei mie pensieri invase quel vuoto eterno,
si mescolò ai pulviscoli superando i confini del buio.

E ti promisi di non lasciare la tua mano,
ma non fui padrona del mio corpo.

I miei inutili arti non erano stati creati per incatenare
o fermi restare:
erano ali invisibili destinate a volteggiare
in universi paralleli ,
oltre i limiti della mia membrana umana.

E fui fronda,dalle tinte autunnali,
rapita dal vento...
disciolta dalla pioggia...


16.06.2014

mercoledì 28 maggio 2014

LE NOTE DELLA POESIA


"C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro 
che non abbiamo avverato"

Ho ascoltato 3 volte questa canzone di Ivano Fossati,anche la versione della Mannoia e ne ho assaporato le parole singolarmente,ho goduto delle vibrazioni di questi versi cantati,poi con gli occhi umidi ho cominciato a scrivere.E'  vero!la nostra vita è scandita dallo scorrere del tempo, quel tempo che sfugge e scivola come sabbia  fra le nostre dita impotenti,quel tempo che attendiamo,che non ci appartiene"un tempo distante che è roba degli altri".Noi siamo particelle impazzite di questo tempo che perdiamo e che a volte osserviamo come marmi freddi;eppure basterebbe fermarsi  al centro di questo vortice temporale,in silenzio osservare ed ascoltare i pensieri per riuscire a scoprire invece,quel tempo che ci fa " Raccontare l'ora muta delle fate" e comprendere che"c'è tempo per questo mare infinito di gente" da non sprecare,anche se piove anche se"c'era tutto un programma che non abbiamo avverato",anche se abbiamo perso qualcuno che ci sosteneva,guidava e spronava.Allora so che esiste quell'infinito tempo per smarrirsi ma credo di più nella forza di quello per ritrovarsi e continuare a sperare nel "tempo sognato che bisognava sognare"

venerdì 16 maggio 2014

RIFLESSIONE IN AFORISMA

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"La schiavitù può avere catene
 invisibili le nostre paure 
 e i nostri pregiudizi e noi 
 ogni giorno possiamo essere
 i crudeli padroni"

martedì 13 maggio 2014

Immobile

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Non ho voglia di ascoltare i pensieri,
non ho voglia di parlare,
voglio assopire gli incessanti sussurri della coscienza,
senza cercare risposte a quesiti.

Voglio restare sola un solo istante,
scalza sull'erba e salire sulla cima,
là immobile sul vertice ramificato,
sfiorare l'impalpabilità delle nubi,
poggiare le mie guance sul materno tronco,
divenire linfa.

Immobile
vivere di un tramonto
e piangere
al sorgere del luce accecante.

25.04.2014


POESIA...PROFEZIA






"del selvaggio dolore di essere uomini"

Ecco un verso visceralmente profetico ,essere uomini è spesso doloroso,soprattutto quando per inseguire idoli si perde la propria moralità e la propria purezza di figlio ,questa ballata appare come una sconfitta delle madri che hanno cresciuto  figli irriconoscibili ,figli che hanno tradito la loro identità,ma infondo le madri prima di divenire tali sono anch'esse figlie e quindi la sconfitta  è dell'essere umano che nasce come frutto germogliato in un vivo terreno e rende questo terreno arido. E' in questo deserto che comincia il lento e silenzioso dolore di vivere questa vita priva di coscienza e d'amore!


martedì 6 maggio 2014

Prudentemente consapevole



Prudentemente consapevole
delle mie fragilità e della mia forza,
cammino in bilico su questo dirupo vitale.

Ascolto incredula
la mia tacita anima,
che mi parla e mi concede gemme virtuose.
Il mio io non mi appartiene,
lo so da tempo
ed ora lo comprendo in ogni attimo,
in ogni passo che percorro,
in ogni sguardo che incrocio,
in ogni parola che odo,
nei profumi freschi del mattino,
nelle risa vive di un bambino,
nella mano che stringo al mio fianco,
nel melodico cinguettio.

Prudentemente consapevole
so che il mio io non mi appartiene,
e allora la sua lettura quotidiana,
è per me dolce rito inevitabile.

06.05.2014 

domenica 27 aprile 2014

UN QUADRO...UN VERSO

"Ballerine in blu"di Degas

Lascerò

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Lascerò
percorrere alle tue dita
i vicoli del mio corpo,
lascerò
soffiare il tuo respiro
fra i boschi della mia chioma,
lascerò
scorrere le tue lacrime
 fra le valli scoscese dei miei seni.
lascerò
infiammare il tuo fuoco
nelle grotti del mio ventre,
lascerò
la tua vita
inebriarsi
della mia vita.


05.04.2014

Maniscalco senza volto

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 Ambisco
ad essere la silente apprendista
del maniscalco senza volto,
china al suo fianco,
usando il fuoco vivido
per forgiare  nelle cupe polveri.
Ascolto
laboriosa,il ferro battuto dal maestro
e osservo le scintille della fiamma
colpire la carne nuda.
Serva del mio maniscalco.
desidero
sporcare le mie mani
per pareggiare la zoccolatura
di quella solitudine zoppicante
che pesa sulla sella
come fardello.


25.04.2014

venerdì 18 aprile 2014

INTERVISTE...RIVELAZIONI


"La realtà è più magica"di quello che crediamo, essere realistici infondo è avere la forza di sognare ed è  grazie alle immagini dei nostri sogni che possiamo concepire la poesia e la scrittura .E' di questa  convizione che nutro la mia anima,  sentendo nella mia quotidianità ,l'essenza della poesia e dei romanzi ,  che con la loro pura energia,non ci allontanano dalla realtà , ma ci aiutano a comprenderla anche nella sua amarezza, percependone dunque la reale magia....grazie a scrittori come Gabriel Garcia Marquez!


mercoledì 16 aprile 2014

Scheletri fogliari

foto di Paola Camiciottoli

Non è colpa del vento
se le foglie cadono e appassiscono,
non è colpa del mare
se le orme sulla riva svaniscono,
non è colpa della pioggia
se il fango ci sporca,
non è colpa delle nuvole
se la luce delle stelle appare fioca.

Non è colpa degli altri
se il dolore ci schiaccia.

Il vento deve soffiare,
il mare deve danzare,
la pioggia deve bagnare,
le nuvole devono volare.

E il nostro dolore
deve essere assaporato,
dai muti arti incorporato,
sulla pelle tatuato
come  scheletri fogliari,
per noi sordi apprendisti
incuranti dei bisbigli intorno.

14.04.2014

sabato 5 aprile 2014

POESIA...PROFEZIA


Poche parole che risuonano nella mente e nel cuore, parole di una rassegnazione costretta che spesso ripetiamo a noi stessi per restare nelle nostre solitudini, ma  e' più importante riuscire ad aprire il cuore e vivere le proprie pene come una liberazione .Questo è un dono che , intimamente, possiamo fare anoi stessi lasciandoci trasportare dalle correnti della vita.










lunedì 31 marzo 2014

Errante e inadeguata

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Inadeguata a questa vita,
errante fra le solitudini,
ferma immobile
nel disordine dei miei pensieri,
ferma ,statica
nel vociare di una folla,
soffio via le briciole
dal marmo del petto impazzito.
Inadeguata
 al ruolo che mi sono data,
al ruolo che mi è stato dato,
colpevole,
giudicata,
amata,
soffocata,
amareggiata,
resto comunque inadeguata...

17.12.13

sabato 29 marzo 2014

LE NOTE DELLA POESIA


"solo chi vuole, si sa ci sente"

Il silenzio che percorre la nostra esistenza ci accompagna ad ogni passo,calpestando i nostri pensieri ed  in questo girovagare che ci rendiamo conto che il silenzio assoluto non esiste ;chi non ci parla comunica in altro modo. Il silenzio può essere una gabbia se non udito, ma può divenire la cornice di un dipinto meraviglioso che custodiamo nel profondo.Ascoltare il nostro  silenzio, quello di chi ci è accanto, il silenzio delle caduche foglie, il silenzio delle carezze, degli abbracci, il silenzio di uno sguardo, di un passo in punta di piedi è possibile.....tutti possiamo, ascoltare  con  la dolcezza del cuore!

lunedì 24 marzo 2014

Credere

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Credere non è sentirsi sicuri,
è mettersi in discussione
 ad ogni singolo respiro
ad ogni singolo pensiero.

Credere è aggrapparsi alla forza 
delle proprie debolezze,
ridere alle cupe tristezze
e piangere di gioia per le timide carezze.

Credere non è chiudere gli occhi al bagliore del sole,
aprirli,spalancarli e trasfigurare fuori la propria luce
oltre la cupola nuvolare
della nostra anima inquieta.

Credere non è temere,
è amare senza limiti
perdonare e condividere
accettare e donare.

Non v'è solitudine alcuna
perchè credere è respirare e dissetarsi dal Padre...
io prego di riuscire  a credere così!

20.10.2012


sabato 22 marzo 2014

RIFLESSIONI IN AFORISMA

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"La costruzione della  propria felicità sul dolore altrui ha fondamenta fragili ed illusorie"

sabato 15 marzo 2014

Un abbraccio

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Un abbraccio
dialoga sotto voce,
con la sua dialettica silenziosa,
con il suo tepore 
con la sua forte dolcezza.
Arti 
intrecciati...annodati
sui corpi vivi
a far sussurrare le membra.
Un abbraccio
scuote la solitudine
annulla la paralitica paura.
Un abbraccio
forgia i corpi
e li fonde in un unico vibrato.

12.03.2014


sabato 8 marzo 2014

CINEMA E POESIA


"Essere utile alle persone che si lasciano aiutare"
Estrapolare una scena da questo film non è cosa semplice, ogni parola , ogni immagine hanno un senso da assoporare nella loro interezza, ma c'e una frase che racchiude l'essenza della felicità"amare il prossimo questa è la mia idea di felicità",forse non è un 'idea del tutto originale (pensando al vangelo), ma ripeterla e vederla usata in questo film fa capire quanto sia difficile accettare la sua semplicità e la sua purezza , che può concretizzarsi solo se ci si aggrappa all'amore , allora quel "tu" lo possiamo riferire a tutte le persone che incontreremo nei nostri sentieri ,e quel "figlio "sarà il gesto che scegliremo di compiere guardando gli altri solo con la purezza del cuore!


sabato 1 marzo 2014

QUEL CHE PENSO SCRIVO...

La banalità ,sorella minore della normalità,nella sua pura essenza mi intenerisce,ma quando comincia a superare i confini di un' irreale realtà,mi sconcerta.La banalità,spesso diviene una innocua culla per le insipide certezze,una comoda locazione per statici pensieri,ed è il suo prolungamento a delineare confini cementizi che chiudono la mente e peggio ancora chiudono il cuore;per questo essa  mi terrorizza e la combatto fra i miei silenzi.Nel cercare di non essere banali si può,anche,sconfinare nell'universo della follia e dell'arroganza inutile,oppure imbattersi nella continua ricerca di un quid,che vada oltre,di un sibilo che non tema critiche,di uno sguardo che custodisca il brivido dell'anima,di un sorriso che sorvoli i giudizi e di un pianto che liberi il dolore oltre i limiti della banalità.Quindi opporsi alla banalità non può prescindere la dolcezza della normalità,non è artifizio della semplicità,anzi la normalità stessa ,"banalmente",è sentirsi bene con se stessi in una piena consapevolezza del proprio io!!!

mercoledì 19 febbraio 2014

QUEL CHE PENSO SCRIVO...

Riuscire a fare consapevolezza delle proprie opinioni non è cosa semplice,è un processo lento ma inevitabile.quando si comprende che nel proprio cuore si sta attuando un mutamento ,il primo passo è mettersi in discussione,analizzare ciò di cui si era convinti e capire che quelle statiche convinzioni erano  minuscoli pensieri senza ali, pensieri ingabbiati e offuscati .E' a questo processo che mi sto sottoponendo,non solo per mia scelta ,ma come conseguenza della devastazione politico-sociale a cui stiamo assistendo. Non mi sento sconfitta ,in realtà questo processo è da anni in atto dentro di me,non lo temo e soprattutto non vedo il vuoto ,sto maturando con naturalezza un mio concetto: la politica  è qualcosa oltre la putrida ombra della politica stessa che, purtroppo aleggia sul nostro paese,mutandosi in nebbia  avvolgente,senza spiraglio di luce.La politica non è quella a cui siamo malamente abituati,tanto da esserne indifferenti e disgustati,io non accetto quest'imbruttimento dei valori politici,invece comincio a concepire questo nuovo concetto cioè di una politica cristiana(nel senso di umanità cristiana),che non necessita di nessun partito.Se cominciamo a mettere al centro della nostra vita l'uguaglianza e la fratellanza allora il vivere politico può divenire vivere cristiano,vivere umanamente,se nella nostra quotidianità  cominciamo a sentirci figli di un'unico Padre ecco che i nostri pensieri,le nostra azioni,le nostre parole,il nostro lavoro e i nostri sogni acquisteranno un'altro senso,vivere in comunione sarà vivere in comunità , aprendo il cuore ai semplici gesti verso chi ci è accanto,rispettando anche l'ambiente che ci è stato donato e crescendo i nostri figli con la gioia di averli accolti come dono  a cui non possiamo lasciare in eredità questa società.E per questo continuo a sognare che tutti anche i politici comincino ad abbandonare la politica del potere per una politica in comunione,solo allora ci sarà un vero cambiamento!!!

sabato 15 febbraio 2014

UN QUADRO...UN VERSO

Immagine presa dal web "Gli amanti " di Renè Magritte


Osservare un quadro e sentire delle emozioni è molto soggettivo  da oggi ciò che i quadri mi diranno io lo scriverò...

Viverti

immagine presa dal web


Viverti senza indugio
viverti come unico rifugio
spelonca irradiata
devastata
invasa,
sconvolta
stravolta.
Avrei  voluto viverti di più,
viverti nell'essenza
nelle totale presenza.
13.12.2013

Bambini danzanti

immagine presa dal web

Passi lenti
di bambini danzanti,
sulle fragili punte dei respiri
eredi di intimi sospiri,
siamo sogni notturni
 fermi in un cielo stellato,
gemiti carnali
spesso trattenuti,
 siamo lacrime ingoiate
denudate ,ma celate
da sorrisi grotteschi
vividi e soli
colmi di forme insapori.

11.02.2014

giovedì 6 febbraio 2014

POESIA...PROFEZIA



"Degradazione antropologica...stupidità delittuosa della televisione"

Non sono un'intellettuale,non ho titoli di studio particolari o pubblicazioni eccelse,sono ,come spesso dico,una donna ,una mamma,una persona che osserva il mondo dal suo piccolo angolo e ne vede la "degradazione antropologica",sono consapevole della singola responsabilità sociale e della reale difficoltà culturale che stiamo vivendo sulla nostra pelle.
Questa pagina di giornalismo poetico (cosi mi permetto di coniarla) ,non la percepisco unicamente come denuncia quel"IO SO" per me non riguarda solo il vissuto politico,sociale e culturale di Pasolini ,è un richiamo alle singole coscienze perchè "NOI SAPPIAMO" e pur sapendo ,senza prove,voltiamo lo sguardo altrove.
Viviamo una distorsione del"non ragioniam di lor,ma guarda e passa"appropriandoci da ignavi di questo verso dantesco che esprime il profondo disprezzo per chi non sceglie da che parte stare."NOI SAPPIAMO"perchè il nostro paese è in queste condizioni ,"NOI SAPPIAMO"che i nostri figli rischiano di non comprendere il senso di vocaboli come :morale,etica,altruismo e di questo siamo colpevoli in prima persona."NOI SAPPIAMO"ma è molto più semplice far finta di non sapere e ripetere con errato vanto "io m' facc' e fatt' mie"(perdonate il mio pseudo napoletano).

mercoledì 5 febbraio 2014

RIFLESSIONE IN AFORISMA

immagine di Biblioteca Autistici Naturali



"La pioggia che bagna il viso di
 un bambino è madre,sviluppare 
 la capacità di aprire la 
 bocca e di bere le gocce
 di pioggia è padre!"

martedì 4 febbraio 2014

Buon giorno a tutte le mamme

immagine presa dal web
Buon giorno a tutte le mamme
che accarezzano i propri figli
con i gesti quotidiani,
buon giorno alle mamme sfinite
per una notte in bianco,
alle mamme che sorridono 
al mondo
e custodiscono nel cuore
le miriadi di preoccupazioni 
verso i figli,
buon giorno alle mamme,
guerriere inermi,
combattenti eterne
 di intime paure ,
di viscerali sensi di colpa,
che offuscano l'animo.

Buon giorno alle mamme
 rassegnate al dolore,
ma inconsapevoli della loro forza innata,
buon giorno alle mamme 
donatrici della loro forza,
le quali si mettono in gioco
e subiscono inutili critiche.

Buon giorno a quelle dolci mamme
che vivono la maternità desiderata,
che sanno essere madri dell'altrui frutto,
di figli cercati e sognati fra le lacrime,
le vostre carezze invisibili
giungeranno ad ogni figlio di questa terra.

04.02.20014

lunedì 27 gennaio 2014

LE NOTE DELLA POESIA



"e adesso sono nel vento" 


Ci ritroveremo tutti nel vento e "allora si poserà",ma di quante atrocità l'uomo sarà ancora colpevole?quante volte il vento sarà colmo di anime silenziose?quante volte gireremo ancora la faccia e indosseremo la maschera dell'indifferenza?Ci sono guerre che ,apparentemente son finite,e giustizie rivendicate,ma ci sono battaglie eterne e incessanti dentro le nostre coscienze e ingiustizie insensate,taciute,sconosciute di cui saremo complici inermi fino a quando non ci sentiremo fratelli, fino a quando ripeteremo a noi stessi -non dipende da me-.Ci ritroveremo tutti in quel vento,saremo tutti granelli consumati dal tempo in eterno!

mercoledì 22 gennaio 2014

CINEMA E POESIA



Ho visto questo film da adolescente e ho chiaro nella memoria ,come se il tempo si fosse fermato, il dolore che ho provato nel costatare le crudeltà umane.L'animo dell'uomo ha un potere immenso, un potere che traccia orme storiche e può cancellare interi popoli.
Ognuno di noi indossa un'armatura ,convinto di essere nel giusto,ognuno di noi può decidere di impugnare una spada e di custodirla come emblema della propria forza ,vessillo della propria supremazia sugli altri.Il tempo scorre fra i torrenti della vita,gli anni ci trasformano come un letto di un fiume e dopo le correnti veloci che conducono alle cascate si può scegliere di lasciarsi travolgere e lanciare quella pesante armatura nel vuoto,liberarsi dal peso del sopraffare gli altri e lasciare spazio alle lacrime liberatorie ,che laveranno il nostro viso infangato dagli egoismi e ci permetteranno di abbracciare e di lasciarci abbracciare anche da chi la pensa in maniera diversa.
E mentre scrivo queste cose le ripeto a me stessa ,mettendo sempre in discussione i mie passi scalzi nei piccoli ruscelli del mio peregrinare.

martedì 21 gennaio 2014

QUEL CHE PENSO SCRIVO...

Affermare con certezza la propria sincerità,in amore,spesso diviene una conscia illusione,che il cuore concede come alibi alle singole rinunzie.
Non può esistere la sincerità assoluta,e non perchè si preferisca mentire,celare la verità o non condividere i propri pensieri,ma perchè la verità mette in pericolo i rapporti umani qualunque essi siano.
Non si può ,sempre ,gettare in faccia la verità chi la raccoglie dovrebbe essere pronto ad accettarla.Allora si tenta di essere sinceri,anche abbellendo quei pensieri e modellandoli a misura della persona a cui li confidiamo,ma la nostra indole remota sa che un consiglio,una frase o la semplice dichiarazione delle proprie  intime idee possono essere facilmente fraintese ed è per questo che ripetere a se stessi "Io sono sincero" diviene un'apparizione del nostro io nella nostra essenza ,donata dall'istinto,inconsapevolmente e nel concepirlo noi pronunziamo questa frase con ingenua convinzione.Il nostro io concede di mentire a noi stessi senza percepire la casta menzogna.