create,
lievemente posate
su umidi terreni
colmi di vivide creature.
Gialli zafferani
cadute sulle mani,
sfiorano il mio viso
che attende,
coprono il mio corpo nudo e suadente,
con un lieve crepitio del letto calpestato
svaniscono nel suolo,
consumate dal tempo
ritornano dolcemente
al loro principio,
donandosi alla terra come nutrimento.
24.11.2012
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