CESARE DE TITTA, sacerdote,poeta,drammaturgo e studioso di letteratura classica e filosofia,molta della sua produzione è in dialetto abbruzzese:
" 'M bbacce a li mure a viecchie de le cchiese
e dde li campanile,gna si scalla
l'arie a lu sole vive de lu mese
di marze, spoppe la viola ggialle.
A lu vente s'annazzeche e tt'accenne
e tti surride,ma tropp'alde sta;
pare ca dice:-Mittete le scenne,
se mmi vuò còjje, se mmivuò 'ddurà.-"
"Su per i vecchi muri delle chiese
e nelle torri, quando si riscalda
l'aria con il vivace sol del mese
di Marzo, sboccia la viola gialla.
Ed al vento si dondola e ti accenna
e ti sorride,ma troppo in alto stà
pare che ti dica:-Mettiti le ali
se vuoi cogliermi,se vuoi odorarmi.-"
28 Gennaio 1972 muore a Roma
lo scrittore, giornalista e drammaturgo
DINO BUZZATI
(autore de"Il deserto dei Tartari):
"Ogni dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro.
E non basta un'eternità a cancellarlo."
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