Le tue piccole mani di creta
ho veduto,
nelle luci accecanti
di bagliori glaciali,
nei rumori ambulanti
del vociare perpetuo,
coperta del silenzio riflesso.
Creta celata
nelle vetrine mascherate,
creta,
invisibile
impalpabile,
presente nel presepe .
Nelle case vuote,nelle strade fredde
nei silenzi,nei digiuni
tu trovi la tua mangiatoia.
La creta del tuo corpo
scorgo,
ferita dall'indifferenza universale,
bagnata dalle lacrime della cupa solitudine.
Il calore della tua creta
scalda le mie gelide mani,
sollevo
la piccola creta
fatta carne e sangue,
con le mie tremule mani
sporche di minimi gesti
accarezzo l'amore puro
lo cerco ,lo bramo...
E il mio cuore
creta da modellare
diviene.
13.12.20012
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