giovedì 6 marzo 2025

Ti ho vista

Immagine presa dal web



 Ti ho vista 

essere quella che non eri

Ti ho vista

nasconderti sotto un tavolo per sfuggire alle urla

tacere al richiamo di chi ti cercava 

non solo quella volta

ma negli anni più  volte.

Ti ho vista sparire  dalle vite altrui

perché ti eri consumata.

Ti eri persa .

Aggrappata ad un tronco  vitale

ti sei nutrita di linfa e spirito.

Ora resti lì, respiri,

sussurri pensieri incerti al cielo.

Non ti allontani troppo

per non ansimare sotto le ansie altrui.

Volevi essere un'eroina nel mondo

non è  quello il tuo posto.

Ti ho vista sforzarti,

dare consigli mai ascoltati

ascoltare  lamentele infinite 

 percepirne la negatività fin dentro le ossa.

Ti ho vista morderti le labbra

e le dita per una rabbia repressa

che non hai mai voluto 

gettare in faccia per non ferire.

Ostinatamente hai tenuto la paralisi 

di un sorriso

 riposta sul viso.

Il tuo volto  non era fatto per mentire.

 Il tuo corpo non poteva più  sopportare.

La tua mente non ha voluto  ingoiare ipocrisie.

Il rigetto doveva soggiungere.

Hai dovuto scegliere e pian piano

la finzione  di te costruita  per altri

è  assopita,si è dissolta nel silenzio. 

Ora ti vedo tra un misto di  quiete e timore.

immobile dietro a quel tronco .

Non vuoi ricadere. 

Non vuoi perdere un equilibrio scelto.

Non vuoi fingere più .

I manichini nelle vetrine dei giorni

non lo capiscono.

Non sei più  riconoscibile.

Non importa .

Preserva la tua verità .

Goditi il fruscio delle foglie che cadono.

Il calore della loro tinta che le porta a morire

nasceranno ancora ,

saranno verdeggianti

splendenti 

potenti 

chiameranno con la loro possenza

 i raggi del sole .

Tutto, compresa te troverà 

una dimensione suprema.


06.03.2025

giovedì 9 gennaio 2025

QUEL CHE PENSO SCRIVO... ...

Immagini prese dal web 
Rooms by the Sea”, Edward Hopper

 Sovente mi capita di pensare al valore di chiedere a chi mi sta difronte come stia.Credo che questo quesito spesso venga posto come abitudine  e non con interesse sincero verso lo stato d'animo di una persona . A porre questa domanda sono molto cauta e non mi viene nell'immediato . Mi pare di guardare il vuoto,di affacciarmi su una visuale troppo dispersiva e preferisco non fare di questa domanda un' abitudine di cortesia visto che a quella domanda non posso sopperire con aiuto concreto,  anche solo di ascolto. 

Se chiedo  è  perché voglio dare qualcosa di mio all'altro e farmi presenza. Se non ne sono in grado ciò  non significa che non mi importi ma ,semplicemente, non sono nello stato adatto per farlo.

Però  analizzando alcuni comportamenti  ho capito che non sempre chiedere  agli altri come si stia significhi interessarsi alla persona.In genere spesso la risposta che già  ci si aspetta è  "tutto bene " e quindi poi si può  dirottare il discorso altrove.

La cosa peggiore che si possa fare in questo caso,  è porre questa domanda e poi riempirla di confronto con il proprio  vissuto. Non ti chiedo come stai per sapere realmente cosa provi ,ma per aprire un dialogo che alla fine porti a parlare di ciò che provo io,oppure  elencare esempi assurdi  di altri vissuti.Ciò  non aiuta i rapporti ,aggiunge peso allo stato d'animo di chi si potrebbe aprire ,aggiunge incomprensione e onestamente  una sensazione forte di smarrimento .

L'animo  e la mente che vivono più volte questo malsano confronto alla fine sviluppano un comportamento difensivo per sfuggire da questa domanda .Un distacco necessario.

Nel momento in cui verrebbe detto che si sta male  e che si sta vivendo  un periodo difficile , potrebbe accadere che l'altro  inizi a parlare  di sé o di altri,  convinto  che un confronto serva a qualcosa .

In tal caso sarebbe meglio  che questa domanda non venisse fatta.

Questo  anche per risparmiare la pantomima di dover far finta di  avere  un fasullo dialogo  momentaneo che lavi la coscienza  dell'interllocutore  e soddisfi la sua voglia di conoscere qualcosa, semplicemente per compiacere il suo ego o peggio per credersi presenza nella vita degli  altri.

Se la dinamica è questa ,la domanda "come stai?"  può assumere le fondamenta  di un egocentrismo  focalizzato su un se' inascoltato  che cerca di mettersi al centro  trovando la propria  validità in un fittizio supporto.

Tale supporto poiché non è sincero diventa pesante da sostenere e finisce per essere la causa di una chiusura. 


Affacciarsi sulla vita degli  altri è  come affacciarsi sul vuoto  ,su uno spazio infinito che non dovremmo  delimitate a nostra esigenza .Si può  scegliere di  restare fermi in silenzio a guardare ,ad esserci al momento opportuno senza un senso del dovere che forse rende tutto meccanico,oppure si può  invadere quello spazio con il proprio  io e succhiare le energie altrui. 

Si può  sempre scegliere di essere  sinceri dicendo "vorrei aiutarti ma non so come fare se tu hai voglia posso ascoltarti"

Ma per farlo bisogna iniziare a sgretolarsi in un dialogo interiore che non è  da tutti  perché comporta una rinascita .L'ascolto vero comporta sapersi mettere da parte, custodire le confidenze altrui anche in silenzio, significa dare spazio all'altro. Se ciò non avviene vi è uno squilibrio che ha delle conseguenze inevitabili. 

Colomba Belforte

11.04.2024

venerdì 3 gennaio 2025

Presepe di Gaza

Immagini prese dal web 




 Un nuovo anno primeggia . 

Sette gemiti muti al freddo e al gelo. 

Sette mangiatoie vuote. 

Non più datteri che sanno di miele 

ma bocche traboccanti di fiele. 


Nel presepe di Gaza

giacciono 

pastori stremati

macerie fuori e dentro, 

Madonne senza figli da cullare, 

Giuseppe non può scappare in Egitto 

Erode  è un popolo che uccide 

attua lo sterminio di bambini. 

La stella cometa non illumina il cielo

dal cielo cadono bombe. 

Il fuoco non riscalda, 

non cuoce cibo. 

Il fuoco brucia i corpi 

Non si ferma. 

Oh pastori erranti

non avete giaciglio da custodire, 

capanne a cui accorrere. 

Oh re Magi sui cammelli 

Non avete a chi  doni  portare. 

Oh bambini innocenti 

dove sono i vostri sorrisi. 

Tutto é posato

distrutto

scomposto. 

Anima. 

Corpi. 

Palazzi. 

Padri. 

Madri

Figli. 

Famiglie. 

Vite.....

E noi qui a celebrare

a bridare. 

Che fine fanno le preghiere 

  son rese "inutili" 

  da chi delle  altrui  vite decide.

Presepe presente agli occhi

Cosa rappresenti?

Cosa narri?

Le case di carta sgretolate dalle urla 

non trovano più posto

non hanno  più una collocazione. 

E noi inermi osserviamo

ogni scena che non è finzione, 

 è vita che abbandona questa terra. 

È volere

e potere

di uomini

che hanno abbandonato l'umanità. 

mercoledì 18 dicembre 2024

Bastav na zeppoll

 C'stev na man imbrasscat

o scior gop a tavol'

 e ch'ella music sbattut

cha tu sapi sunna', 

pur si e not

nun l'avv sturiat. 

Bastav na zeppoll

pa te verre' co'no sorris, 

bastav ch'ella past crsciut, 

na tiell e ram

e l' addor e fritt'

rind 'a cucina toia

p' fa addor e fest, 

chill  piattell' e zeppl

girav po' quartier. 

Quann er piccirella l'uva pass

m faceve paur

pareva nu mammon, 

mo ca majo fatti ross

m fa penze' a te: 

    si inda zeppl nun c' stev

ch'ella  nun er na  zeppol over!

    o sapor ro mel

rimmane indo o cor

s 'azzecca e ricord

nun si n' va.  

    Bastav na zeppl e natal

pa  t' fa contenta. 


Immagine presa dal web

 

lunedì 25 novembre 2024

Dinte e bracce

Scatto amatoriale 

 Dinte e bracce e mamma`

Statte cuet

nun t'preoccupa`.

Nisciuno rumore tadda fa scetta`

Nisciuna parola o core tadda oscura`

Statte ca piccirillo mij

o sient' o core mij com' vatt'?

È a melodji ca' cia rat' Dij

p' c'ricer' cha sta vit'

è na danz'a fa nziem.

Dinte e bracce e mamma`

stacce natu poc'

stacce o tiemp' cha c' vuo sta

perché sta vit' vol',

io mo tengo ancor a forz'  e t'stregnr'

tengo ancor a forz' e o curagge

e t'canta`na canzona

e t'ra nu vaso

va a firni cha dimman tu  ame

nun o vuo`chiu`

o io nun to pozz' ra chiu`.

Perciò dinte e bracce e mamma`

statte natu poc '

statte natu moment.


25.11.2024


lunedì 4 marzo 2024

Definitivamente

Immagine presa web 


Ti consegno il mio cuore definitivamente .

Lo hai fatto fiorire,

quando io affacciata nel vuoto 

mi vedevo sprofondare.

Tu te ne sei preso sempre cura

anche quando non lo percepivo

e nella disperazione mi disperdevo,

mi disgregavo

e di ingiurie mi nutrivo.

Sentivo le spine ferirmi!

Sentivo la solitudine invadermi!

Sentivo le delusioni ingoiare la mia anima!

Sentivo i tradimenti soffocare i miei sogni!

Sentivo la mia inadeguatezza  sovrastare tutto!

Tu eri li senza chiedermi nulla,

accarezzavi il mio volto

conoscevi il numero dei miei capelli

che coprivano l'angoscia dei miei pensieri,

raccoglievi la rugiada dei miei occhi,

ascoltavi le mie urla soffocate

e conoscevi la rabbia che ingoiava i miei organi.

Mi reggevi gli arti

che io sentivo infermi.

La tua misericordia l'ho assapaorata

ne ho avuto un po' timore 

ero incredula

ma ho dovuto  abbandonarmi ad essa

per non perdermi.

Dalle spine sono nate le rose 

Lo hanno trapassato il mio cuore

ha sanguinato!

 Te lo consegno definitivamente.

Ho ancora bisogno delle Tue cura,

vi sono ancora spine conficcate.

Tu hai voluto aggiungere ancora vita 

al mio cammino

nuovo respiro  da nutrire. 

Per questo Ti consegno il mio cuore ancora...

ma forse era già Tuo lo hai solo reclamato

per salvarmi .

Amen


Mia Quaresima 2024

lunedì 12 febbraio 2024

#Stopalgenocidio

Immagine presa dal web 




 Nascerà  ancora un figlio

dalle mie  membra inadatte .

Nascerà o morirà? 

un figlio anche a Gaza 

in una terra resa  inadatta.


Io partoriro' al sicuro 

una creatura  che piangera' per respirare.

Sara' al caldo.

Avrà  un giusto peso. 

Avrà  cure.

Una madre a Gaza partorira' tra le bombe

mille madri a Gaza partoriranno tra le bombe .

Nascerà un figlio denutrito.

 Avrà  il peso dell'ingiustizia .

Porterà  nel suo  primo pianto già il terrore.

Cure di stenti saranno le sue.

"Ogni nascita ha valore"

 Ripeto alla mia anima inerme!!

Non è  cosi !

Certi figli valgono più di altri

agli occhi degli uomini.

Ai miei occhi   e agli occhi di Dio  no!

Questa violenza pesa  su tutti i parti ...

Su tutti i gemiti!

Su tutti i respiri!

Su tutti noi!

Come brandelli di vite dimenticate, 

zittite dalle avide vendette 

dagli insensati verdetti.

Sono volti dispersi per un lembo di terra.

Ammassati ,

come avvenuti passati

ripetuti,

senza rimorso.



12.02.2024