sabato 30 novembre 2013

Desiderio del respiro

foto di Paola Camiciottoli

Inabissata
fasciata
affondata
dalla consapevolezza
dei miei innocenti errori,
annego boccheggio
annaspo
nei fluidi oscuri
della laguna tempestosa,
delusa
impotente
alle tragedie altrui.
Abbandono
la scialuppa secolare
dell'arcaico legno,
mi lascio inghiottire,
ma una mano mi afferra.
Ecco:
il desiderio del respiroooo.

24.11.2013

venerdì 22 novembre 2013

Vetro soffiato


foto di Paola Camiciottoli



Vetro soffiato
dell'anima cupa,
malleabile,
dalla dura apparenza,
sottile,
vivo fra le mani,
fragile sulla terra.
Vetro abbandonato
alle intemperie della vita
come pelle frantumata,
nel sentiero solcato dal dolore. 

 22.11.2013



sabato 16 novembre 2013

LE NOTE DELLA POESIA




"Se penso a  come ho speso male il mio tempo 
che non tornerà,
non ritornerà ,
più"

Non vivere la propria vita soffocati dall'angoscia delle occasioni perse,
nel rimpianto di ciò che sarebbe stato,rappresenta la barrire più alta
dell'animo,la più difficile da scavalcare,ma la stagione dell'amore ti
 sorprende,ti viene a cercare,reclama il suo posto con puro stupore
 e reale entusiasmo;è vero"gli orizzonti perduti non si scordano mai",
mentre la stagione dell'amore è li pronta a ritornare,a rapire i respiri
 affannati di un'esistenza ,apparentemente sconfitta,è li speranzosa 
ad attendere solo il nostro cuore pulsante, desideroso di accoglierla.

sabato 9 novembre 2013

Libro "Oscar e la dama in rosa." di Eric Emmanuel Schmitt

Ecco un libricino di 90 pagine, un libricino fragile e sottile come il personaggio di questo racconto:Oscar,un bambino di 10 anni, un bambino malato di leucemia,un bambino che chiama l'ospedale la sua casa,è la storia di un bambino consapevole della brevità dei suoi giorni.
Non ho comprato questo libro,l'ho avuto in omaggio per averne comprati altri due e mi confesso,con piena autocritica che  quando  l'ho letto è stato per non impegnarmi troppo,anzi l'ho quasi denigrato perchè ho pensato" un volume misero che parla di un bambino ,sarà un libro per bambini e subito lo leggerò".
 Ho commesso,piacevolmente, un grave errore ed è banale dirlo "ma un libro non si giudica mai dalla copertina!!!"
Non sono riuscita a terminarlo nemmeno in due giorni perchè leggevo e piangevo,leggevo e riflettevo...
Oscar vive in ospedale e sa di essere alla fine dei suoi giorni ,anche perchè lo legge negli sguardi dei suoi genitori,dei medici e di tutte le persone che evitano di parlare con lui della malattia  :"Adesso tutto il piano, le infermiere,gli interni e le donne delle pulizie mi guardano nello stesso modo...Solo Nonna Rosa non è cambiata".
Ed è lei Nonna Rosa a guidare gli ultimi passi di questo bambino curioso ,quasi come un angelo custode ,la quale gli propone un gioco bizzarro:fingere che ogni giorno duri dieci anni e poi di scrivere ogni giorno una lettera a Dio.
Già  le prime pagine sconvolgono per la loro cruda verità ,perchè racchiudono i pensieri che tutti prima o poi abbiamo avuto nei confronti di Dio:
"Caro Dio
mi chiamo Oscar,ho dieci anni,ho appiccato il fuoco al gatto al cane ,alla casa (credo persino di aver arrostiti i pesci rossi)ed è la prima lettera che ti mando perchè finora, a causa dei miei studi, non ho avuto tempo.
Ti avverto subito:detesto  scrivere.Bisogna davvero che ci sia obbligato .Perchè scrivere è soltanto una bugia che abbellisce la realtà.Una cosa da adulti.
La prova? Per esempio prendi l'inizio della mia lettera:- Mi chiamo Oscar, ho dieci anni...-Avrei potuto esordire dicendo:- Mi chiamo Testa d'uovo,dimostro sette anni,vivo in ospedale a causa del cancro e non ti ho rivolto la parola perchè non credo nemmeno che tu esista.-
Ma se ti scrivo una roba del genere,fa un brutto effetto e ti interesseresti meno a me.E io ho bisogno che t'interessi."
Qui si racchiude già un grande verità e cioè che l'essere umano ha bisogno di sentire lo sguardo del Padre accarezzare il proprio dolore,vivendo il dolore stesso nella sua pienezza senza mentire a se stessi,senza nascondersi a questo sguardo . Ecco allora che Oscar si abbandona pian piano in queste pagine,si libera delle sue paure apre il cuore a tutto ciò che la sua vita (decenni vissuti in un giorno) riesce ad offrirgli , si libera fino a riconciliarsi con i suoi genitori,fino a consolare il dottore che lo visita "La smetta con quell'espressione colpevole.Non è colpa sua se è costretto ad annunciare brutte notizie alle persone...Deve rilassarsi,distendersi.Non è Dio Padre.Non è lei a comandare la natura.Lei è solo un riparatore"
Con la pura schiettezza ,che solo i bambini sanno avere, questo libro ci parla del profondo connubio tra dolore e amore e ci fa percepire quanto abbandonarsi alle proprie fragilità ed ammettere a noi stessi di aver bisogno degli altri, ci liberi dalle tremende paure che incatenano il nostro spirito!

venerdì 8 novembre 2013

Fermati



Ti devi soffermare nella tua anima,
devi giacere nel letto del tuo dolore,
assaporarlo sulla tavola scarna del tuo corpo.

Non puoi più scappare.

Circondata da abiti sottili
 copri la tua carne
che svanisce.

Ti devi fermare,
i tuoi pensieri devono riposare,
non puoi più allontanarti
per non guardarti dentro,
perderti nelle luci notturne
e divenire lampione notturno
ad illuminare strade deserte.

Fermati,guardati allo specchio
come sei realmente,senza distorsione umanamente folle,
accarezza la tua bestiale indole in pena,
ascolta il vero lamento del tuo cuore,
sembri sola nella folla,
circondata da oggetti.

I tuoi occhi piangono,
ma tu non assapori le tue lacrime,
il tuo scheletro vaga
ma non percorri passi reali,
illusa disillusa smarrita in bilico da anni.
E' ora di destare le tue membra.

Fermati
e lasciati amare
veramente...pienamente
lui ti attende.

07.11.2013

Dimensioni

un tratto della mia matita
Dimensioni interiori
vagano
 in specchi cristallini
fra  le spume
di onde in tempesta
che smuovono fondali
spirituali.
Nuotando...vagando
in un universo interiore
senza il peso del fragile corpo,
fluttuando
fra le onde turchesi
che cingono l'animo inquieto
di chi scruta la luce sulla riva,
dolce e sinuosa accarezzata dal mare.


                          05.11.2013

domenica 3 novembre 2013

Fra le radure...

immagine di dipinto presa dal web


Ti raccoglierò
 nelle notti delle tue paure.

Ti stringerò
negli spazi fra le radure.

Ti sentirò
carne sulla carne
e mi nutrirò del tuo cuore spezzato
spazzato via 
nel soffio dell'agonia,
così ti nutrirai del mio spezzato pane
insanguinato,
da tempo celato.

Giugno 2012

Inesistenti pergamene

immagine presa dal web

Scrivo
con inchiostro trasparente,
su fragili pergamene
inesistenti,
chiuse in vetro riciclato;
le getto nell'oceano inquinato
verso correnti sconosciute,
se raccolte da anime ignote,
spero siano consumate
dai loro occhi assetati
prima di divenire
polvere nel vento
a mescolarsi sulle rive sabbiose.



06.04.2013

RIFLESSIONI IN AFORISMA

Immagine dal web
"La consapevolezza della
 propria ignoranza,avvicina la conoscenza,invece l'intelligenza 
arrogante annebbia l'intelletto."