lunedì 26 novembre 2018

No...



No alla violenza che 
soffoca, lucida e
umiliante , subdola e 
terrificante. No al 
silenzio che la
avvolge. No alla
complice muta e
cieca. Violenza che
deturpa e uccide, 
stretta del femmineo
collo della vita. 
Rabbia omicida. 
Misero dominio della
psiche Annientatrice
di anime Pure. 

25.11.2018

Colomba Belforte 

Inutili luci

Immagine presa dal web
Come se in questo tempo
contassero solo
le inutili luci
che consumano e illudono,
accecanti e inebrianti
ingoiano le verità 
ricolme di putride ombre, 
dimenticano le priorità 
lasciate a consumarsi
dove la luce non è concessa. 
Le inutili luci 
riempiono le strade, 
svuotano le anime 
sventrano i corpi, 
restano gli scheletri. 
Come se in questo tempo 
prezioso 
il buio fosse una chimera. 
Non è la luce che deve stordirci
ma noi a consumarci
per trovarla. 
Io seduta sulla mia cupa incompresione
lascio vuota la sedia
e preferisco le ombre. 

26.11.2018

Colomba Belforte 

martedì 7 agosto 2018

Alla tristezza

Immagine presa dal Web


La tristezza  non si copre
con l'apparenza.
Appartiene alla pelle, 
appartiene agli occhi, 
appartiene alle mani
strette al petto.

La tristezza dilania
l'anima cupa,
corrode  il cuore
dimenticato. 

Quel vento che scuote la chioma
passa oltre, 
non la porta via,
insensibile al suo soffio
la tristezza  permane
unica
amica
nella solitudine viva.

mercoledì 16 maggio 2018

Note contorte

immagine presa dal web

Lascio dire al mondo
quello che vuole lui...

ascolto in disparte,
tra rugiada e folate
note contorte,

copro la chiocciola dell'udito
con uno spartito
di melodiche urla cantate
per non sentire il rumore.

Frastornata e impazzita
difendo
l'opinine che mi porto dentro.

Un vitreo occhio
riflette
immagini di dolore
che non si consuma
ma si dona.



lunedì 12 marzo 2018

Il vento

immagine presa dal web


Non parlerò
male del vento,
con il suo soffio pulisce i pensieri
e quando arriva possente
raccoglie le urla dolenti.
Tra i rami sussurra
i viaggi percorsi
e li spezza se sono feriti , 
li lascia cadere.
Accompagna le foglie invecchiate
nelle lunghe scie del tempo...
danza con le giovani nate
le culla e le accarezza
le asciuga con una tiepida brezza
dopo la pioggia,
sposta le nuvole 
per far  spazio al sole
e al suo tepore.
 
Non posso criticare il vento
ha camminato sul mondo
fra le vette e i deserti,
in luoghi nascosti
mai visti
dallo sguardo umano.
Ha eroso le coste
e consumato le lacrime celate.
Ha sollevato le onde dell'mmenso blu
e spostato le dune.
Ha sfiorato i volti
dell'umanità nei secoli
e ogni volta che giunge
irrompendo
sconvolge e scompiglia
poi educato
sparisce 
lasciando  un sol soffio alla quiete.

10.03.2018

martedì 6 marzo 2018

Reincarnazione

immagine presa dal web


Spinta da un utero africano
rinascerò nera
da una madre morta per il parto.

Scalza bambina
percorrerò la terra rossa
rovente e infinita
per dissetare il corpo
salvare la vita
e rischiare la morte.

Sarò violentata dalla guerriglia
fra  le fiamme 
del mio villaggio incendiato,
metterò al mondo 
un innocente affamato
e quando i miei seni
immagine presa dal web
prosciugati non lo nutriranno più
conterò le ossa
del mio piccolo bastardo nero.

Venderò tutto
per continuare a vivere
anche la mia dignità
e il mio sporco sangue.

Attraverserò un Mediterrraneo 
di disperazione
e vedrò morire mio figlio,
piccolo bastardo,
fra gli abissi piu scuri
della sua pelle senza colpe,
la sua stanca mano lascerà la presa
e non asciugherò più  le sue lacrime
 ormai disciolte in quel mare cimitero .

Sarò salvata
non per mia scelta.

Diventerò prostituta
sulle strade di una città sconosciuta
non per mia scelta.

Riceverò giudizi  e insulti
pugni e sputi
sguardi colmi di odio e disgusto.

Perderò la mia umanità
nella disumanità altrui.

Sarà la mia reincarnazione:
nera donna fra le donne
che non merita la vita.

           
                    06.03.2018

martedì 16 gennaio 2018

Giovane puella bagnata

Foto di Adriano Gorgoni


Giovane puella danzante
che giaci posata
con la sottile filigrana
bagnata
dagli acquitrini di un'esistenza
oscura e pietrificata,
resti ancora aggrappata
alla sponda,
resisti e galleggi
nello specchio interiore,
riflesso di quella linfa
che scorre nelle nervature in rilievo.

La vita pulsa
nonostante il distacco.

La luce si riflette
come minuscola scintilla
a delimitare 
il marginale perimetro sfiorato...
dal tempo che è andato.


03/01 2018