venerdì 7 dicembre 2012

LIBRO "Dona Flor e i suoi due mariti" di Jorge Amado

"Dona Flor era sempre stata,e si era sempre considerata,una buona padrona di casa,ordinata puntuale e accurata.Buona padrona di casa e brava direttrice della sua Scuola di Culinaria,dove accumulava tutte le cariche,col solo aiuto della donna di servizio,fiacca e abulica,e con la collaborazione amichevole della piccola Matilda,curiosa di piatti e ingredienti.Non aveva mai avuto reclami dalle alunne,nè incidenti che turbassero la pace delle lezioni.Tranne,naturalmente,quelli provocati dal primo marito,poichè, come già ben sappiamo,l'estinto non era tipo da rispettare orari o impegni di lavoro altrui, nè suscettibilità o pudori:[...]
Ah! ma in realtà,lei, dona Flor, non aveva idea nè di regole nè di metodo,era ben lungi dall'aver ordine in casa e nella scuola,la sua esistenza si svolgeva senza un piano e senza una direzione.Le ci volle la vita in comune col dottor Teodoro........"
Ecco  il personaggio femminile di questo romanzo del 1966,un romanzo allegro e  divertente, che riesce a farti sentire tutti i profumi e gli aromi della cucina di dona Flor,profumi di cocco e olio di palma fra ritmi di samba  e corpi sinuosi ,avvolti nella calura e nel calore brasiliano. Ciò che mi  ha colpito nel libro è stato il dualismo di questa donna :Flor è  divisa fra due uomini Vadinho e Teodoro,un  fantasma e un secondo marito in carne e ossa, ma ,soprattutto ,è divisa fra l'apparire e l'essere, fra ciò che crede di essere e ciò che prova ad essere,fra il pudore e il piacere.Il suo corpo formoso e seducente le crea sensi di colpa durante la vedovanza, ma anche orgoglio per quegli sguardi che la sfiorano per strada,e che lei sente sotto le vesti merlettate.La sua carnalità irrompe nei suoi schemi di vita quotidiana e sociale,tanto da percepirsi anche mentre cucina con i suoi grembiuli aderenti,stretti sui fianchi là dove la stringeva il primo marito,per trasportarla in una danza sensuale.
E la sensualità che fuoriesce da queste pagine è coinvolgente,ma mai volgare:"Fece tutto per  raggiungerla, e la raggiunse, e i due s'incontrarono finalmente,uniti in un abbraccio stretto e in un bacio profondo.Circonfusi di ahi,di sospiri,di languori,e di freddo,poichè il lenzuolo,nel calore dello scontro amoroso,era scivolato giù dal letto....."
Infondo questo romanzo raccontando di  dona Flor ,del suo mondo e dei suoi due mariti, lascia trapelare la realtà di ognuno di noi,della vita di tutti che ci sforziamo di apparire ,ma riusciamo ad essere noi stessi solo se ci abbandoniamo all'amore lasciando scivolare dai nostri corpi e dalla nostra anima il timore di essere giudicati.

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