giovedì 31 dicembre 2020

Danzo

Foto di Lina Guidone 

 Io danzo. 

D'oro e d'ambrato vestita,
mi innalzò al cielo e alla vita
del superfluo svestita.
Un arto nel vuoto disteso.... 
Con l'altro cingo il mio fianco
troppe volte colpito. 
Ancora fiero e ritto... 
Io resisto. 
Io esisto. 
Non mi spezza l'ingiuria
o la folata impetuosa. 
Resterò danzatrice nella vigna. 
Il mio profilo immerso nel vuoto
vivrà l'istante... 
Sarà breve il mio tempo 
sul palcoscenico di queste stagioni 
Danzando lo assaporero'
con parsimonia e lentezza
con cura e pacatezza, 
mi lascerò guidare
dalla silenziosa melodia
che percorre l'anima mia. 
Io danzo. 
Io resisto. 
Io esisto. 

31.12.2020

mercoledì 2 dicembre 2020

Disabilitati

opera di Giuseppina Filizzola


 C'è un passo sospeso

da percorrere insieme,

un'impronta nello stagno

da imprimere come seme.

Sarà effimero movimento

tra acque stagnanti

del nostro quotidiano.

Sarà germoglio spuntato

da un solo passo  in avanti compiuto .

Saremo carpe lucenti

e riusciremo a risalire...

a saltare

fuori dalle onde dei pregiudizi

a lanciarci nel vuoto dei precipizi.

Non saremo abili

a seguire le direzioni.

Non saremo normali avventori,

disabilitati al volo...

 insieme troveremo

il senso di narrare

il nostro sentire

che nessun altro vuole udire.



02 /12/2020

lunedì 30 novembre 2020

Petalo

opera di Giuseppina  Filizzola



           C'è un petalo di garbo
che mi ha sfiorato 
l'anima 
  impercettibile si è deposto 
      e  ne ho avvertito la dolcezza.
 
  Era cupa la mia anima ,
          ora è cielo.
 
            Era deserta la mia anima,
         ora è campo fiorito.
         Profuma di volo infinito
           da gracili ali sostenuto.
 
 
 
 
          29.10.2020
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

sabato 26 settembre 2020

Liquidi rubini

Foto di Lina Guidone

 Intersezioni
di liquidi  rubini
scivolano
su barre metalliche, 
segnate
dalle intemperie 
di un cuore all'opera, 
protette
da una santa tunica, 
 in parte avvolta
poi disciolta, 
a filtrare 
la luce immacolata. 
E la mia lacrima
è stella... 
la mia lacrima 
è lucciola
che si dilata nel vuoto
e si ricongiunge al tuo respiro. 


25.09.2020


martedì 15 settembre 2020

Resta l'orizzonte

 Foto di Mariano Russo 


Accartocciata. 
Calpestata.
Consumata. 
Sulla levigata pietra
mi deformo
storpia danzatrice
sinuosa e inerme, 
a cui resta ancora, 
oltre la grata
dell'ingratitudine,
l'orizzonte
e il celeste fruscio sapido
che si leva dal mare. 


14.09.2020

Chioma autunnale

Opera di Giuseppina Filizzola 


Languide e lievi lamelle, 
dame di compagnia
dei miei pensieri che sbiadiscono
al passaggio del vento. 
La mia chioma fogliare 
si lascia spettinare
dal ricordo di un lembo appassito, 
che un tempo fu gracile seme 
del sottobosco 
a tutti nascosto. 
Temeraria osservatrice
del pigmento  mutevole
riscaldo il mio petto
con l'amaranto che arriva... 
e preparo un giaciglio 
al mio cuore purpureo :
foglia dalla punta riversa
che si lascia cedere 
al pulsare del battito autunnale, 
come una sposa sul talamo nuziale. 

13.09.2020
 

sabato 12 settembre 2020

Sopra un segnalibro



 Un lembo
di parola resta
tra la mente 
e il palato
ancora non del tutto
assaporato. 
A volte è un bene 
a volte è un male. 




04.09.2020

sabato 11 luglio 2020

Battito

Opera di  Giuseppina Filizzola 



Pianeta sollevato
nell'universo dell'anima, 
dai violacei lividi della vita attorniato.

Sgorgano radici di vita
battito dopo battito, 
respira la terra
nutre... nasce... Vive! 
custodisce anche
 l'effimero battito d'ali.
Ecosistema puro
con la  sua densa e purpurea linfa
disseta le felci 
che come piume 
spiegano il volo. 
Danzano. 
Il leggiadro soffione 
vive dal distacco
una seconda opportunità
danzando anch'esso
 nel nuovo viaggio sconosciuto.
Tutto è vita,
tutto è dono
anche l'ultimo battito 
concesso.


11.07.2020


domenica 10 maggio 2020

Il corpo delle mamme

Immagine presa dal web 


Il corpo delle mamma si sveglia al mattino
con il rumore delle lenzuola del suo bambino
con i passetti scalzi che corrono verso il letto. 
Si sveglia per svegliare la prole che ha una vita  da affrontare. 
Si sveglia  la notte quando tutti dormono per anticipare l'alba
o vanno a dormire quando l'ora del riposo è passata
ma la loro giornata non è ancora finita.

Il corpo delle mamme resiste 
non mostra la sua fragilità 
si consuma, ma non si deve vedere
si camuffa di gioia per dar gioia
si veste di semplicità per non invadere.
Il corpo delle mamme si spezza 
al pianto del primo gemito udito
e il cuore delle mamme si spezza alle parole non pronuciate
ai passi arrivati in ritardo 
o sospesi per sempre. 
Il corpo delle mamme si fa corpo dell'altro
si fa voce nel silenzio 
grido nell'ingiustizia
preghiera nella fede.

Il corpo delle mamme resta anche quando non lo possiamo più abbracciare... Nei lineamenti donati
Nei profumi custoditi. 

10.05.2020

domenica 19 aprile 2020

Ci resterà dentro.

Immagine presa dal web 

Ci resterà dentro
non se ne andrà.
Ci resterà dentro
questo respiro trattenuto.
Ci resterà dentro
la paura di toccarsi
e la nostalgia di vedersi
per un tempo lungo eppur fermo,
tempo  posato
su un ramo primaverile,
 mentre la vita è passata ,
 i fiori si sono aperti
impertinenti,
e noi  intanto dentro siamo restati.
Il giorno si è fermato fra le mura di casa
e la nostra anima chissà se si è trasformata?
E' mutata?

Ci resterà dentro
questo cambiamento
se abbiamo dialogato
con  il nostro eco interiore,
se abbiamo pianto 
per le sconosciute morti,
se abbiamo rispettato
da lontano le persone ,
se abbiamo accantonato l'amor proprio 
e le ragioni vane colme di quell'orgoglio inutile
che già prima ci chiudeva dentro.

Ci resterà dentro
questa vita rubata
questi giorni mancati
questi momenti negati,
resteranno ai nostri figli
come un riverbero lontano.

Quando la frenesia  tornerà ,
 confusa,
inquieta
a stordirci 
e a tenerci lontano lo stesso,
allora tutto ci riapparirà normale,
proveremo a dimenticare
ma io spero che qualcosa rimanga 
che qualcosa ci resti dentro
nonostante noi.

                  
                     16.04.2020

sabato 21 marzo 2020

Messi in fila

Foto di Lina Guidone 

Lacrime  sospese
come funamboli capovolti, 
li sulla fune del tempo
che percorriamo con caparbietà. 
Ad un tenero ramo vitale
 ci siamo  stretti
messi in fila:gocce  ordinate
piene  della nostra essenza
e anche  specchi riflessi del mondo 
con le sue ramificazioni,
con le sue imperfezioni. 
La nostra patina superficiale
è un'impercettibile membrana
che persino 
un tenue soffio di vento, 
può incidere. 
Eppure restiamo legati
a quel  flessibile filamento
 che ci tiene  ancora uniti.
Un'intemperia improvvisa 
 ci staccherà
e se cadendo, 
di noi doneremo tutto 
dissetando anche lo sterile suolo 
allora sarà vita 
che rifiorisce.

21 03 2020

giovedì 12 marzo 2020

Filigrana al tramonto





Quel lineare tramonto
che ci conduce
al di là di questo tempo fermo
ci sta parlando ogni sera.
Le mura di casa, confine invalicabile ,
non possono chiudere gli occhi
la mano di un amico
 è ora un contatto sospeso 
che dovrà attendere. 
Ogni filigrana  del tramonto 
ha la sua sfumatura, una tinta
unica e separata :
il calore ambrato dice di un amore che resiste, 
il tenue lilla racconta l'attesa delle violette
 da raccogliere in compagnia,
l'acceso giallo dorato ci rammenta
il sole sui i nostri sorrisi intrecciati ai volti ,
di cui adesso temiamo i respiri.
Eppure è tempo di fermarsi
è tempo di accantonare l'apparire
e accarezzare quel lineare tramonto
che sincero viene a donarci parole
finora incomprese perché non le abbiamo volute udire.
E' tempo prezioso questo tempo inatteso.
12.03. 2020

lunedì 20 gennaio 2020

Cercando

Pensare è
Impazzire
è viaggiare
nel buoi cercando
una risposta.
Io sono
qui su questa
terra,
sono qui
insieme a
tutti gli altri,
sono insieme
agli angeli,
sono insieme
al diavolo
insieme a Dio
insieme a te,
eppure sono insieme
alla solitudine
insieme
all'inutilità.
Continuo a cercare
una risposta
continuo a resistere
continuo a vivere,
io sto vagando
nel silenzio
per capire meglio
cammino nel
buoi cercando
la luce
per aiutare
chi ha bisogno.


      24.05.1996

venerdì 10 gennaio 2020

Vuoto orizzonte

Immagine presa da Rusma Photo 

Su una vuota sedia
ho posato la mia
anima sfinita.
Sulla sabbia bagnata
dai pianti,
sputi
 e salsedine,
ho trascinato
le staccionate
 del mio corpo
sudicio ed esanime.
Un vuoto orizzonte
 lineare e piatto
mi ha narrato di una quiete
apparente.
Su di me  giace
la tenue ombra
di spogli rami
come lo sono le mie mani.
Io spogliata e scalza
ad imprimere orme invisibili
per lasciare il segno
della mia esistenza,
che la prossima onda
cancellerà
e via porterà.
Il mare  le farà  proprie
per congiungerle
alle nuvole infondo.
Alzerò il mio capo sfinito
e troverò fra quei rami nudi come me:
un limpido spazio di cielo
in cui abbandonarmi ancora.

10.01.2020