giovedì 14 febbraio 2013

Libro"La ragazza di Bube" di Carlo Cassola

Sarà il momento storico che stiamo vivendo ,sarà qualche frase udita dai politici in questo periodo di propaganda e mera demagogia o semplicemente la voglia di sfogliare pagine già assaporate  a condurmi , e a scegliere di rileggere   questo romanzo.
Ero alle superiori quando mi sono trovata in  sua compagnia  e ricordo la bella sensazione che
 mi aveva dato leggerlo,era stato il mio compagno
 di letto durante una convalescenza,
curandomi aveva reso più lieve la noia
dello stare a riposo.Si era lasciato leggere in pochi giorni trovando il suo posticino nei meandri della mia memoria;e anche stavolta si è lasciato riscoprire in poche serate d'inanzi al fuoco  e ,suo complice,mi ha scaldato il cuore.E' stata la mia prima volta ,lo confesso,la prima volta che ho riletto un libro,scoprendo nuove emozioni e nuove sfumature che una lettura da adolescente non possono dare.
Ricordavo chiaramente la sedicenne Mara,
il suo menefreghismo ,la sua spossatezza,la sua arroganza e frivola vanità,ricordavo la sua superficialità:
"Mara sbadigliò.Era una bella noia essere costretta a stare in casa per colpa del fratello!Le venne in mente che avrebbe potuto lo stesso andarsene fuori[...]Era abituata a fantasticare,e a fare lunghi discorsi da sola.
[...]A volte pensava quanto era disgraziata, a essere nata in una famiglia come quella,col padre che era uno scansafatiche e si era fatto mettere anche in prigione.E con una madre,che voleva bene soltanto a Sante....Ma ,da un po' di tempo, non invidiava più...Le sembrava ,per cominciare,di essere la più bella.Anche se i capelli le stavano ritti sulla testa a mazzetti,che non c'era verso di tenerli a posto."
   Ma non rammentavo la sua fierezza ,la sua costanza,la sua tristezza ,il suo senso di dovere e sacrificio:
"Lei lo guardò smarrita...Ma improvvisamente ritrovò in sè quella forza che l'aveva sorretta quella mattina in carcere...
Non avrebbe saputo darle un nome,ma sapeva che era irresistibile:che spazzava via ogni timore, ogni esitazione;che la rendeva calma e sicura di sè e indifferente ad ogni cosa che non fosse l'adempimento del suo dovere...-...,questa è l'ultima volta che ci vediamo...
.Perchè il mio posto è accanto a Bube. Per sempre.-"
Per comprendere e apprezzare questo romanzo bisogna ,sempre tener presente la collocazione storica ,solo così si possono capire alcune dinamiche e scelta dei personaggi.E' l'Italia tra il 1944 e il 1948,l'immediato dopo guerra prima delle elezioni. Bube ,ex partigiano, e Mara sorella di un partigiano si innamorano ,quasi trasportati dagli eventi e vivono questo amore nella lontananza,dovuta alle scelte sbagliate di Bube stesso, ma lui è una vittima dell' ambiguità politica di quegli anni e trascinerà con se Mara.
La  fine di una guerra e le sue tragedie sono lo sfondo di questa storia d'amore, e sono profondamente radicate nell'animo di questi due giovani ,tanto da rendere Mara complice ,consapevole,di sacrifici che vanno oltre il tempo storico.Non c'è fine temporale alla guerra interiore,Mara lo sa riesce,soltanto ad assopirla tra i gesti quotidiani di una scelta doverosa.

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