lunedì 25 febbraio 2013

La politica e la poesia

Ho scelto di scrivere questa pagina nel mio blog perchè credo che se la politica fosse fatta con il cuore,con tolleranza e rispetto del genere umano,allora potrebbe essere paragonata alla poesia,e se i politici riflettessero su loro stessi ,e si mettessero in discussione come spesso fanno i poeti,allora questi due mondi potrebbero anche fondersi.Ma le mie sono povere riflessioni di una donna che ha scelto la famiglia,e che crede nel futuro dei propri figli cercando di trasmettergli: il rispetto per le opinioni altrui, per tutti gli esseri umani,l'onestà , l'amore per la natura e la forza di amare gli altri come se stessi.
E' per questo vorrei cercare di capire,senza giudicare,senza definire chi ha votato B.ignorante,semplicemente vorrei comprendere.Io,figlia di operaio,mamma di tre figli ,cattolica che crede nell'amore puro ,unico,disinteressato,indipendentemente dal sesso,posso anche provare a mettermi nei panni di coloro ,che ancora hanno voluto credere alle fandonie del ricco signore travestito da giullare di corte, che si serve dei suoi vassalli,forse nutrendoli di carne di cavallo,per bruciare le loro cellule celebrali.Voglio indossare i panni di una giovane donna per la quale la taglia del reggiseno conta più del suo pensiero,i panni di quel giovane che vede nei soldi e nel denaro il suo personale idolo,provo, anche,a mettermi al posto dell'anziano
che confonde il nuovo partito con il vecchio(confusione comprensibile).Ma mi rendo conto che la comprensione non è per tutti e allora continuo a sognare una politica fatta di poesia,una politica in cui l'umanità venga prima dell'interesse economico,una politica che crei economia sfruttando le risorse naturali;una politica in cui le coppie siano libere di amarsi indipendentemente dal loro sesso,in cui ad ogni coppia siano riconosciuti gli stessi diritti.Si sogno politici  andare al parlamento pedalando e li lavorare ,affinchè gli ideali non restino pensieri impalpabili,ma progetti concreti.Sogno una scuola pubblica in cui gli insegnanti siano sostenuti a rendere i nostri figli migliori,in cui avere le giuste ore di sostegno non sia una lotta ;e continuo a sognare una sanità che non perda i pazienti nel limbo delle liste di attesa e quanto ancora c'e da sognare....mettendo anche in discussione me stessa e il mio voto!

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