lunedì 25 marzo 2013

Appoggiata alla finestra

Donna,
appoggiata col tuo dolore
alla finestra,
osservi il passante,
nella gelida mattina
il cielo fumo
dona briciole di neve;
il tuo cuore nell'animo uggioso
trema ,piange e si dispera:
quante lacrime a lavare lo spesso portone,
quanti dolori fra le fredde pareti
dalle calde tinte,
e quante insicurezze ferme
fra le fughe dei pavimenti,
eppur non fuggono
scavano voraggini accompagnate dai silenzi,
quanti silenzi rotti dai pensieri,
quanti pensieri,vorticosi,fra le tempie dolenti
sembrano istanti...
spesso lunghi momenti
che mutano la quiete.
Ma la quiete è inesistente,
una falsa sensazione della mente,
dolce delusione,
pieno spazio
fra il dolore e le pene,
fra l'ira e la delusione.
E nel salire le scale della vita,
ripide e scivolose,
con ai piedi macigni
è facile inciampare
e indietro tornare...


                                         15.03.2003

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