lunedì 21 gennaio 2013

LIBRO"Il profeta" Kahlil Gibran

Vorrei trovare,quasi coniare un nuovo termine,una definizione diversa da libro, romanzo,racconto perchè,questo libro  va al di là del racconto;sono poco più di cento pagine che sconvolgono il cuore,l'animo,la mente...Ti lasciano il tremore dell'emozione sulla pelle ,dentro le ossa e destano lo spirito assopito dell'uomo convinto di se stesso. Il contesto,nel quale mi sono trovata a sfogliare queste pagine ha ,per me, un valore assoluto;forse non le avrei mai lette,se non avessi vissuto un'esperienza collettiva,come quella di un" campo scuola "e se ,nella mia vita, non avessi incontrato due persone speciali ,i miei sicomori.
Il personaggio del libro è Almustafa,il quale dopo aver vissuto per alcuni anni in una terra straniera sente di dover tornare all'isola natia e mentre attende la nave che lo verrà a prendere ,si dedica ad un ultimo saluto per quella popolazione che lo ha accolto con amore e che lui ha amato profondamente.Questo  dolce saluto consiste in sublimi ,poetiche e sagge risposte donate alla sua popolazione,piena di dubbi sulla vita.
Io mi sono sentita parte di quel popolo e ho scoperto un nuovo senso di piacere nel leggere le risposte di Almustafa:
 "Parlaci del Piacere.
Ed egli rispose:
Il piacere è un canto di libertà,
Ma non è la libertà.
E'la fioritura dei vostri desideri,
Ma non è il loro frutto.
E' una profondità che invoca un'altezza,
Ma non è nè il mare ,nè il cielo.
E' l'ingabbiato che prende il volo,
Ma non è spazio racchiuso.
In verità il piacere è una canzone di libertà.
E io vorrei proprio che voi cantaste con pienezza di cuore,senza però perdere il cuore nel canto."
Ma ogni libro , ogni pagina,ogni viaggio,ogni paura,ogni timore e ogni vita hanno il loro culmine che non è la fine assoluta ,è quello che ti lasciano dentro:
"Vado col vento,popolo di Orphalese,ma non nel vuoto;
E se quest'oggi non è una realizzazione dei vostri bisogni e dell'amore mio,che questa sia allora una promessa per un altro giorno.
Le esigenze dell'uomo cambiano,ma non il suo amore,nè il desiderio che l'amore soddisfi le sue necessità.
Quindi sappiate che dal più grande silenzio io tornerò.
La bruma che all'alba se ne va via lasciando solo rugiada nei campi, si alzerà,si raccoglierà in una nuvola e cadrà poi con la pioggia.
E io non diverso dalla bruma sono stato.
Nel silenzio della notte ho camminato per le vostre strade,il mio spirito è penetrato nelle vostre case.
I vostri battiti erano nel mio cuore ,il vostro respiro sul mio viso,e vi ho conosciuto tutti.
Sì,io ho conosciuto la vostra gioia e il vostro dolore,e nel vostro sonno i vostri sogni furono i miei.
E spesso sono stato tra voi lago in mezzo alle montagne.
Ho specchiato le cime e i pendii a curve che sono in voi,e le greggi di passaggio dei vostri pensieri e desideri.
Al mio silenzio giunsero come ruscelli  ,le risa dei vostri bambini e,come fiumi,gli ardenti desideri dei vostri giovani.
E quand'essi furono penetrati nel mio profondo,i fiumi e i ruscelli non cessarono tuttavia di cantare..."
    Ecco, ci sono libri che ti vengono a cercare,accompagnati silenziosamente da persone e circostanze che ti cambiano l'anima.La tua vita quotidiana,apparentemente, è immutata,ma alcuni libri mutano il tuo cuore e tu lo sai lo saprai sempre, anche quando sentirai il soffio del vento tra le foglie di un faggio secolare...

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